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L’Italia ai mondiali in Qatar c’è e gioca in Difesa

560 militari italiani di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri. Tra loro, un gruppo del Cemivet, l’eccellenza nazionale con sede a Grosseto
Il Cemivet in Qatar
Il Cemivet in Qatar

DOHA. In Qatar un’altra nazionale a rappresentare l’Italia ai Mondiali di calcio c’è, eccome. È il contingente interforze dell’operazione “Orice”, dal nome dell’Orice d’Arabia, antilope autoctona in via d’estinzione e animale nazionale del Qatar.

Il compito del contingente consiste nel supportare le forze armate qatariote per la sicurezza del torneo iridato. La missione bilaterale vede schierati circa 560 militari italiani di esercito, marina, aeronautica e carabinieri.

Due le task force:

  • Una prevalentemente terrestre, a guida Brigata “Sassari” dell’esercito (380 soldati), sotto il comando del generale di brigata Giuseppe Bossa.
  • L’altra marittima, a bordo del pattugliatore polivalente d’altura thaon di Revel, comandata dal capitano di fregata Emanuele Morea.

Tra le unità dell’Esercito c’è anche il Cemivet

L’esercito con le unità specialistiche Eod (Explosive Ordnance Disposal), le Cbrn (da minaccia chimica, biologica, radiologica, e nucleare) e le unità cinofile per la ricerca esplosivo Edd (Explosive Detection Dog) hanno costituito assetti specialistici. Vengono denominati “Rapid Reaction Force” e sono in grado di intervenire su chiamata in supporto alle forze armate qatariote nel caso in cui si dovessero verificare situazioni di emergenza o atti ostili che possano minacciare infrastrutture critiche come stadi, porti, aeroporti, complessi industriali, o comunque luoghi affollati dove è possibile che vengano ferite persone o danneggiate strutture.

Addestratore e cane durante un controllo
Operatore cinofilo e cane durante un controllo

Nel più ampio contesto nazionale c’è anche uno sparuto gruppo di soldati a rappresentare la Maremma, e proviene dal Centro militare veterinario di Grosseto dove è inquadrato il gruppo cinofilo dell’esercito italiano. La componente “grossetana” è formata da un plotone cinofilo con il suo comandante, un addetto ai comandi con funzioni di coordinamento logistico, nove binomi cinofili (l’operatore cinofilo e il soldato a quattro zampe), un ufficiale veterinario e un infermiere veterinario.

«I cani addestrati a Grosseto vengono impiegati per la ricerca e la segnalazione di sostanze esplosive – spiega il comandante di plotone, maresciallo ordinario Antonino Volpe – Il loro impiego può essere preventivo, ovvero di controllo prima di un evento, ma anche durante o a conclusione dello stesso, per scongiurare eventuali minacce da materiali lasciati incustoditi come borse, zaini, scatole, insomma tutto ciò che potrebbe contenere un ordigno improvvisato».

Le unità in servizio ai Mondiali

Il Qatar per posizione geografica è un territorio climaticamente e geograficamente molto differente dall’Italia. Il periodo scelto per i mondiali di calcio non è stato casuale. Infatti, nei mesi di novembre e dicembre le temperature non sono eccessivamente alte. Per questa ragione non è stato assolutamente un problema per i soldati adattarsi, né per i cani. Arrivati ben prima dell’inizio della manifestazione calcistica, hanno avuto il tempo di acclimatarsi e ambientarsi perfettamente. Pronti a intervenire in caso di necessità assicurando uno degli eventi più attesi di sempre.

«I cani militari sono a tutti gli effetti cani sportivi che ben si sono adattati alle nuove condizioni lavorative – spiega il tenente colonnello veterinario Micheletino Matarazzo – Abbiamo avuto qualche episodio di congiuntivite dovuta alla sabbia e alla luce, come capita in contesti simili, qualche lesione ai cuscinetti digitali in fase di ambientamento. Fortunatamente niente di più grave, anche perché dalla salute del cane dipende la sicurezza dell’operatore e di chi interviene dopo. È per questo motivo che i nostri operatori cinofili sono formati nel riconoscere anche i più lievi segni clinici dell’animale, cosa invece più complicata per i comuni proprietari».

L’accoglienza da parte del popolo qatariota nei confronti dei militari italiani è stata di cordiale ospitalità. «Parlare e interagire con la loro gente è stato semplice – prosegue Matarazzo – grazie alla massima disponibilità e ai sentimenti di fiducia e gratitudine evidenziati nei nostri confronti». Insomma, l’Italia in occasione delle Fifa world cup in Qatar c’è e gioca in Difesa. Ma c’è anche un pezzo di Toscana con un piccolo ma efficiente gruppo di soldati e di cani militari. Un grande motivo di vanto per il capoluogo grossetano che ospita il Cemivet.

Autore

  • Giancarlo Mallarini

    Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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