FOLLONICA. Aveva perso il lavoro dopo aver litigato più volte con un collega. La rabbia era cresciuta così tanto da trasformarsi in sete di vendetta. Il 16 gennaio dell’anno scorso, Ion Ilie Mocanu, 37enne di origini romene si era presentato alla porta di casa del suo collega 25enne e lo aveva colpito più volte al volto con un coltello da cucina.
L’uomo era stato poi fermato dalla polizia stradale. E per lui si erano aperte le porte del carcere. Oggi, dopo mesi di indagini e udienze, il giudice Giuseppe Coniglio ha condannato l’imputato, difeso dall’avvocata Sabrina Pollini, a due anni di reclusione per lesioni semplici aggravate dall’uso dell’arma.
Dallo sfregio al volto alla derubricazione del reato
All’inizio la vicenda era apparsa molto più grave. L’uomo, difeso dall’avvocata Sabrina Pollini, era stato arrestato e portato nel carcere di via Saffi, a Grosseto, su ordine della giudice per le indagini preliminari Cecilia Balsamo.
L’accusa, allora, era pesantissima: deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, reato che prevede una pena da otto a quattordici anni di reclusione.
Ma nel corso del processo, celebrato con rito abbreviato, la situazione è cambiata. Difeso dall’avvocata Sabrina Pollini, il 37enne ha ottenuto la derubricazione del reato. Il pubblico ministero Carmine Nuzzo aveva chiesto di mantenere l’imputazione più grave, ma il giudice ha accolto in toto la linea difensiva.

Il motivo?
Il giovane ferito, medicato con 20 punti di sutura, ha poi lasciato la città, rendendo impossibile dimostrare un danno permanente al volto. Per questo l’avvocata Pollini ha chiesto la derubricazione del reato.
La lite e l’arresto nella zona industriale
Secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale, quella sera del 16 gennaio del 2024 la lite sarebbe scoppiata per motivi di lavoro. Mocanu era stato licenziato e voleva vendicarsi.
Durante la colluttazione, il 36enne avrebbe estratto un coltello e colpito al volto il ragazzo di 25 anni più volte.
Una pattuglia della stradale, in transito per un controllo di routine, aveva notato il giovane ferito e, dopo un breve intervento, fermato l’aggressore poco distante.
L’uomo, residente a Massa Marittima, era stato accompagnato in carcere, dove aveva poi deciso di rispondere alle domande della giudice.
La sentenza
Con la decisione di oggi, il tribunale di Grosseto ha chiuso il caso con una condanna a due anni, riconoscendo solo le lesioni aggravate dall’uso del coltello.
Il reato di sfregio, inizialmente contestato, è stato escluso: una conclusione più lieve per il 36enne, che rimane comunque colpevole dell’aggressione avvenuta nella zona industriale di Follonica.
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Redattrice di MaremmaOggi.
Per gli amici, è quella che scrive per mestiere di cronaca nera ma che ti chiede consigli su scarpe, borse e creme. Per i lettori di MaremmaOggi, è Francesca Gori, la redattrice che si tuffa a capofitto nelle storie più buie, senza mai perdere l'umorismo (nero, ovviamente).
Cresciuta a pane e romanzi noir, con una predilezione per i misteri irrisolti e le atmosfere alla Tim Burton, non ha mai superato la sua cotta adolescenziale per Mercoledì Addams.
Quando non è al lavoro a inseguire un’ultima notizia, la trovi con le cuffie nelle orecchie ad ascoltare musica a tutto volume. Ma il suo vero rifugio è il blu profondo del mare. Sott'acqua, dove il silenzio rompe finalmente il frastuono della vita frenetica e trova la pace.
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