Le Farmacie perdono un altro pezzo, si è dimesso Paolo Lecci | MaremmaOggi Skip to content

Le Farmacie perdono un altro pezzo, si è dimesso Paolo Lecci

Paolo Lecci ha rassegnato le dimissioni dal Cda di Farmacie Comunali. Che potrebbe restare a 3. Ma già si pensa a Squarcia per il ruolo di presidente
La farmacia comunale di via Oberdan e Paolo Lecci, che si è dimesso dal Cda
La farmacia comunale di via Oberdan e Paolo Lecci, che si è dimesso dal Cda

GROSSETO. Lo aveva annunciato qualche giorno fa, in un’intervista rilasciata a MaremmaOggi, questa mattina, mercoledì 28, alle 11,30, Paolo Lecci ha portato nella sede di Farmacie Comunali la sua lettera di dimissioni.

Dopo il presidente Giulio Tambelli, che ha lasciato nel gennaio scorso, adesso il Cda perde un altro pezzo.

Peraltro Lecci stava svolgendo le funzioni di presidente e, dopo che dall’ufficio delle partecipate, improvvisamente consapevole di una legge che tutti ignoravano, gli è stato comunicato che avrebbe dovuto restituire i gettoni di presenza, ha deciso di restare solo per il tempo necessario per ratificare atti importanti, quindi ha chiuso la sua esperienza con le Farmacie Comunali.

In particolare ha sottoscritto gli atti per l’acquisizione di alcuni locali in via Papa Giovanni, dove ci saranno degli ambulatori, e anche l’avvio dell’iter per realizzarne altri negli uffici di via Inghilterra.

Lecci: «La mia una scelta di serietà»

«Ho fatto una scelta di serietà – ci dice Paolo Lecci – e se dovrò restituire qualcosa lo farò. Anche se, devo dire, quando sono stato nominato nessuno, né in Comune, né alle Farmacie, sapeva di questa norma. Io l’ho saputo dopo una telefonata ricevuta dagli uffici che seguono le partecipate il 30 aprile. Da allora sono rimasto il tempo che serviva per chiudere alcune pratiche importanti, poi ho scritto la lettera e mi sono dimesso».

Adesso, dopo le dimissioni di Tambelli e quelle di Lecci, nel Cda restano i due nominati dalla parte privata, l’Ad Renato De Falco e la consigliera (e direttrice) Simona Laing, oltre a Maria Cristina Rampiconi

Potrebbero bastare, anche perché i patti parasociali già danno alla parte privata (Farvima, che ha il 49%) il controllo di fatto dell’azienda. Però serve un presidente. E in tempi brevi.

Si pensa a Mauro Squarcia per la presidenza

I rumors dicono che potrebbe essere scelto Mauro Squarcia, uscito da poco da Sistema. Un modo anche per placare le ire di Confartigianato.

Una scelta che potrebbe essere gradita anche da Nuovo Millennio che perde un posto nelle partecipate, peraltro di un uomo che ha sempre stimato e di cui ha apprezzato l’operato.

Certo prima o poi la speranza è che, al di là dei nominati, la politica che governa Grosseto esca dalla logica del poltronificio e cominci ad avere una strategia complessiva per la crescita della città.

Anche se dirlo a due anni dal voto è abbastanza utopico.

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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