GROSSETO. Non ci sarebbe stato momento più propizio per annunciarlo. L’Archivio foto Gori, a pochi giorni dal Natale, festeggia quota 20mila. Questo il numero delle foto storiche della Maremma che sono state digitalizzate. «Un risultato che supera di gran lunga gli obiettivi che ci eravamo prefissati» – racconta Giovanni Gori. Gli eredi del patrimonio fotografico di famiglia festeggiano oggi, 16 dicembre, questo traguardo che è un primo (e importante) mattone per costruire i nuovi sogni dell’archivio.
Le foto digitalizzate sono tutte online. Basta andare sul sito www.archiviofotogori.com e nel menu “archivio” cercare il termine o l’anno che si desidera. È una vera gioia per gli occhi riscoprire la propria terra. Ed è una vera opportunità per tutta la Maremma avere raccolta la propria storia in foto, tutta in un portale. Le foto visionabili partono dalle origini della famiglia Gori, da quando partirono da Assisi nei primi del 1900.
Nel dicembre 2020 l’associazione che gestisce l’archivio aveva partecipato al bando finanziario presentato dalla Fondazione CR di Firenze. Lo scopo era quello di digitalizzare l’intera raccolta fotografica, per valorizzare tutto il territorio. L’archivio composto da più di 100mila immagini (negativi su lastre di vetro e pellicole piane), contiene anche rubriche cronologiche tematiche sui singoli servizi fotografici, positivi raccolti in album, apparecchi, materiale fotografico ed attrezzature di camera oscura.
Oltre ai molti finanziatori locali, il progetto ha potuto vedere la luce anche grazie a Italia Programmi di Filippo Nisticò di Grosseto per l’assistenza informatica ed il sito internet, Atlantide phototravel di Firenze per la digitalizzazione dei fotogrammi e 3logic di Pisa per il database di ricerca.
Un sito aperto al mondo
Che sia tramite computer, tablet o smartphone sulle pagine dell’archivio si potrà viaggiare nella Maremma. Nella sua storia, a partire dall’immediato secondo dopoguerra. Il territorio si mostra al mondo con un patrimonio di foto che era privato, ora visibile a tutti. «È stato un impegno personale ed economico che abbiamo potuto affrontare grazie al sostegno finanziario della Fondazione CR Firenze, cui si è affiancato come partner il Comune di Grosseto» ricorda Giovanni Gori.
Dopo quello del Comune sono arrivati tanti altri sostegni da parte di imprese e associazioni locali. Una serie di contributi che permetterà di ampliare ancora di più il patrimonio a disposizione di curiosi, studiosi e appassionati. Hanno infatti risposto all’appello dell’archivio Ascom Confcommercio, Cna, Seam, Conad, La Selva, Coop Uscita di Sicurezza. Tutte realtà che hanno garantito la compartecipazione finanziaria al secondo anno del progetto, ancora in essere.
In progetto per il futuro c’è anche uno spazio dedicato anche alla Biblioteca Chelliana, dove poter visionare sì le foto, ma anche partecipare attivamente alla storia della fotografia. Con un viaggio che dalla camera oscura esplora la genesi dello scatto, la storia degli apparecchi fotografici, fino ad arrivare appunto, alla fotografia vera e propria, da poter tenere tra le mani.
«Finanziare il progetto è volere bene alla Maremma»
«La digitalizzazione dell’archivio Gori – dichiarano il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla cultura Luca Agresti – è un regalo a tutto il territorio. Un tesoro da scoprire fatto di immagini ed emozioni. Quello tra il mondo della fotografia e la famiglia Gori è un binomio indissolubile, un marchio di fabbrica che ha saputo esportare ovunque nel mondo la nostra storia, i nostri paesaggi, i nostri volti. Grazie all’archivio Gori e a tutti coloro che hanno voluto generosamente sostenere questo imponente progetto».
Carlo Vellutini e Alfonso De Pietro, in rappresentanza della fondazione Cr Firenze hanno salutato il traguardo raggiunto dall’Archivio Gori con entusiasmo. «Quelle foto rappresentano un vero patrimonio regalato alla Maremma – raccontano – C’è la storia di Grosseto, di tutta la Maremma, se ne può vedere lo sviluppo. Sono scatti di un periodo in cui le tecniche erano analogiche, non c’era né il digitale, né teleobbiettivi speciali. Alcuni scatti sono proprio frutto dell’abilità del fotografo e della sua capacità di essere nel posto giusto al momento giusto».
È Giulio Gennari, presidente Confcommercio Grosseto a riassumere la soddisfazione e l’emozione di tutti. «Tutti i sostenitori di questo progetto sanno di aver impiegato i propri fondi per un’iniziativa di portata storica. È proprio nella storia di una terra che risiede parte della vera ricchezza delle persone. Così la città è visibile da tutto il mondo, ma anche i grossetani e i maremmani si potranno rivedere e ritrovare negli scatti dell’archivio. Potranno ritrovare i loro luoghi del cuore. Come Confcommercio siamo davvero onorati di far parte di questo percorso».
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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