Ladro pasticcione: tenta 10 colpi ma fa suonare l'allarme | MaremmaOggi Skip to content

Ladro pasticcione: tenta 10 colpi ma fa suonare l’allarme

Il ventottenne è riuscito a racimolare un bottino di 26 euro e una bicicletta ma è sempre stato messo in fuga. Ora è ai domiciliari
I carabinieri durante l'arresto
I carabinieri durante un arresto

FOLLONICA. Otto colpi in altrettanti alberghi e stabilimenti balneari. Ma anche in uno studio medico e nella sede dell’associazione Musicale follonichese. Colpi che il più delle volte sono andati a vuoto o perché il ladro era stato messo in fuga dall’allarme o perché sorpreso dal personale. 

Anxhelo Antonjo Hoxha, 28 anni originario dell’Albania, ora è ai domiciliari, su richiesta del giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna. Il pm aveva chiesto l’applicazione della misura dopo che i carabinieri della compagnia di Follonica, attraverso una minuziosa indagine, avevano scoperto che ad aver fatto visita a otto, tra hotel e stabilimenti, studi medici e associazione, era stato il ventottenne. 

Otto colpi andati quasi a vuoto

Il 23 e il 26 settembre, il ventottenne era entrato dentro al villaggio turistico Il Girasole. Durante il primo tentativo di furto, «il ladro solitario», come lo chiama il giudice Mezzaluna nell’ordinanza di custodia cautelare, era stato visto arrivare in bicicletta da un dipendente. Subito dopo, un altro dipendente del villaggio, che abita in una della case del Girasole, aveva sentito dei rumori arrivare dalla porta secondaria della sua abitazione. Come se qualcuno stesse tentando di aprirla

Una volta uscito, si era trovato di fronte al ragazzo che stava manomettendo la porta e che, alla vista dell’uomo, era scappato. Tre giorni prima, il ragazzo aveva rubato la bicicletta che stava utilizzando proprio nello stesso villaggio. 

I carabinieri, che avevano ricevuto la denuncia da parte dei due dipendenti, si erano messi sulle tracce del ventottenne che il 22 marzo 2022, aveva di nuovo tentato il colpo prima al Maresì, poi all’hotel Aziza. Il 23 marzo, all’hotel Parco dei pini, era stato scoperto un altro furto che, stando alle indagini dei carabinieri, era stato commesso da Hoxha. Era stata la titolare dell’albero a ricevere, alle 18.45 del 22 marzo, sul suo cellulare, il segnale d’allarme che si era poi ripetuto anche durante la notte. La donna, il mattino successivo, aveva aveva notato come la porta finestra dell’hotel era stata infranta ma che non era stato portato via nulla. 

Marco Mezzaluna

Pochi giorni prima, il 18 marzo, i carabinieri alle 22.48 erano dovuti intervenire agli Studi medici Serafini di Follonica: anche in questo caso il titolare aveva ricevuto il segnale d’allarme. Quando i carabinieri sono arrivati, il ragazzo era all’interno: è scappato immediatamente dopo aver rubato 10 euro. Nel pomeriggio era entrato nella sede dell’associazione musicale follonichese, diretta da Stefano Cocco Cantini. Anche qui era riuscito a racimolare solo 20 euro, che erano in cassetto. E anche in questo caso aveva forzato la porta sul retro per entrare. 

L’ultimo furto commesso, quello ai danni dello stabilimento balneare l’Ultima spiaggia, risale invece al 22 aprile. In questo caso il ventottenne era riuscito a portare via 6 euro.

Magro il bottino. Ma, come ha scritto il giudice nell’ordinanza, elencando la serie di furti messi a segno, in questo caso quelli ai danni del Girasole, «non c’è due senza tre – ha scritto nell’ordinanza – Non pago dei due tentativi, ha tentato il tris nella stessa struttura». Per questo il giudice ha ordinato gli arresti domiciliari. «La spregiudicatezza mostrata nel portare a compimento condotte illecite, una dietro all’altra – scrive – nonostante l’intervento dei proprietari e degli stessi carabinieri, rafforza il pericolo di recidivanza specifica, tenuto anche conto dei precedenti penali dei specifici del soggetto nonostante la sua giovane età». 

 

 

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