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La vita supersonica del Top Gun del 4° Stormo

Appuntamento sabato 10 dicembre la presentazione del libro “Cartoline dal cielo – Cinquemila ore a bordo di un jet con Giorgio Riolo”
Il colonnello Giorgio Riolo sulla scaletta dell’F-104

GROSSETO. Una vita supersonica, una vita trascorsa alla cloche dei caccia che hanno fatto la storia dell’Aeronautica prima dell’avvento degli Eurofighter, i gioielli di elettronica e ingegneristica militare che rendono ancora oggi unico il 4° Stormo di Grosseto

Sabato 10 dicembre, alle 11, nella sala Pegaso della Provincia, sarà ospitata la presentazione del libro scritto dalla giornalista Cristina Minelli “Cartoline dal cielo – Cinquemila ore a bordo di un jet con Giorgio Riolo”, edito da Aedizioni Artestampa

L’incontro con Enzo Ferrari e l’amore per il volo

È stato un incontro quasi casuale, quello della giornalista modenese con il colonnello Giorgio Riolo, ufficiale istruttore e pilota da caccia dell’Aviazione Militare che ha sul libretto di volo più di 5.000 ore trascorse su un caccia. Un incontro cominciato con il racconto dell’incontro tra il generale di brigata aerea in riserva ed Enzo Ferrari, nel suo studio a Maranello. Nel 1981, quando Giorgio Riolo era pilota del 4° Stormo, la Ferrari strinse un gemellaggio proprio con la base di Grosseto: la casa automobilistica e il 4° Stormo sono infatti gli unici due enti che possono utilizzare come simbolo il cavallino rampante. 

Due anni dopo, il maggiore Riolo con i piloti del suo gruppo, sorvolarono in formazione la pista di Maranello ai Ferrari days. Fu una giornata storica: Gilles Villenevue, per ammirare il passaggio dei caccia, finì fuori pista. Ma soprattutto, ci fu l’incontro con Enzo Ferrari, nel suo ufficio.

La locandina della presentazione

Questo episodio è stato uno dei milioni che hanno reso la vita di Riolo una vita da romanzo. L’amore, infinito, per la sua Lucy, i figli Simona e Lorenzo cresciuti con quel padre che la mattina indossava la tuta da volo e spariva tra le nuvole, le attese con il fiato sospeso, che potevano durare anche mesi durante le missioni e la cura e l’attenzione di far sembrare normale una vita che invece era eccezionale ai suoi figli. Ma anche la goliardia, le feste, e le intense amicizie che durano ancora oggi con i generali Alberto Rosso, Enzo Vecciarelli, Leonardo Tricarico, che sono arrivati ai vertici della carriera nelle Forze Armate. 

Carriera che Riolo ha sacrificato per il volo: per l’adrenalina che circolava ogni volta che stringeva la cloche tra le mani, attraversando il cielo della storia dagli anni Sessanta fino agli anni ’90. Quando è sceso dal suo F-104 e lo ha salutato, come si fa con un’amante indimenticabile. 

 

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