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«La stella di Lambert brillerà per sempre»

La scomparsa dell’ex esterno del Bbc Grosseto 1983 ha toccato il cuore della città. Domani (venerdì 18) i funerali in duomo
Un bel quadretto familiare, Lambert Ford con la figlia Tiffany

GROSSETO. Lambert Ford superstar nei nostri cuori tu resterai”.

Così cantavano nel 1983 i tifosi del Mabro Bbc Grosseto allo Jannella nei confronti di Lambert Nathaniel Ford, che ci ha lasciato a causa di una brutta malattia a 72 anni.

Un amore quello tra l’esterno biancorosso originario del New Jersey ricambiato.

“La Pantera nera” fu l’idolo della tifoseria solo per qualche mese, mentre il colpo di fulmine con la Maremma e con Olga Ciaramella è durato una vita intera. Dopo aver fatto altre esperienze in giro per l’Italia (Anzio e Catania), Lambert si costruì una vita a Grosseto, mettendo su famiglia e proseguendo a praticare la sua passione per il baseball da allenatore, alternandolo all’insegnamento nella scuola Royal School della moglie.

A piangere Ford non sono oggi soltanto la moglie, la figlia Tiffany, che vive a Londra, ma anche tutte le persone che ha incontrato nella sua vita, che hanno apprezzato le sue doti umane, ancor prima di quelle professionali.

I primi a salutarlo, al momento dell’annuncio della prematura scomparsa, sono stati il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore allo sport e vice sindaco Fabrizio Rossi, amici personale di Lambert, che ne hanno esaltato le qualità.

Se n’è andato un grande uomo e un grande campione, che nella prima fase della stagione 1983 fece fare un salto di qualità alla società biancorossa, facendo impazzire di gioia le migliaia di persone che seguivano il baseball sugli spalti del diamante di viale della Repubblica.

L’intuizione del general manager Luigi Pegoraro

Il general manager Luigi Pegoraro vide giusto al momento di inserire nel roster un esterno che vantava quasi mille partite nelle leghe professionistiche americane. Al momento di arrivare a Grosseto forse già sapeva che per lui non ci sarebbe stato probabilmente posto per la poule scudetto, ma provò con tutte le sue forze a far cambiare idea a Joe Zavattaro e Tony Manieri.

Quella fu una stagione indimenticabile per il Bbc Mabro. La squadra cambiò marcia e pelle con gli arrivi di Costa, Borghino, Orrizzi, Callahan e appunto Ford, che fu di gran lunga il miglio battitore biancorosso con una media di 511 e 20 punti battuti casa. 

Il 21 marzo, dopo una decina di partita disputate, si sistemò a Castiglione della Pescaia per lasciare il posto a Thomas Dettore, che avrebbe dovuto rinforzare il monte di lancio. 

Lambert non la prese troppo bene, ma accettò la dura legge dello sport. Uno che ha giocato per quattordici anni tra doppio e triplo A sa perfettamente che il posto non è mai garantito e che non bastano strepitose prestazioni.

L’esterno di Vineland fu scelto al 1° giro dai Cleveland Indians a 19 anni e arrivò a giocare in triplo A sia negli Stati Uniti che in Messico.

Lambert Ford ha coltivato talenti in Maremma

Conclusa la carriera da giocatore ha iniziato a coltivare talenti in Maremma: si sono avvalsi della sua opera il Bbc Grosseto, che gli affidò prima la juniores, poi la formazione di serie A1 che con Lamby in panchina conquistò a Pamplona il suo primo trofeo continentale; lo Junior Grosseto e la Ymca. Società che oggi piangono il tecnico ma soprattutto l’amico.

Messaggi di cordoglio sono arrivati non soltanto dall’amministrazione comunale («Una stella che brillerà per sempre»), come ha detto il vice sindaco Rossi, vicina a Olga, ex consigliera comunale e provinciale, ma anche da chi lo ha apprezzato sul campo, a scuola.

«Se n’è andato un grande campione», dice il presidente del Circolo Pattinatori Stefano Osti. «È stato un compagno di squadra speciale», sottolinea Alessandro Cappuccini, nel 1983 il miglior lanciatore italiano.

I funerali di Lambert

I funerali di Lambert Ford si terranno domani, venerdì 18 febbraio, alle 10, nel duomo di Grosseto.

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