La prefetta: «Credete nei giovani e sosteneteli». E cita Lucio Corsi | MaremmaOggi Skip to content

La prefetta: «Credete nei giovani e sosteneteli». E cita Lucio Corsi

Festa della Repubblica, la prefetta Berardino nel suo discorso parla prima di tutto dei giovani: «Non sempre il modello corretto è voler essere un duro». Poi l’appello al superamento delle divergenze: «Per far crescere la nostra Maremma»
La prefetta Paola Berardino con gli 11 insigniti nel corso della Festa della Repubblica
La prefetta Paola Berardino con gli 11 insigniti nel corso della Festa della Repubblica

GROSSETO. Una cerimonia sobria e intensa al tempo stesso, in piazza della Vasca, tirata a lucido davanti alla Prefettura, con le piante donate dai carabinieri per la tutela della biodiversità di Follonica e le bandiere tricolori appese al palazzo: è stata una Festa della Repubblica suggestiva, complice anche il maestrale che ha salutato con i suoi piacevoli refoli gli 11 insigniti dal Presidente Mattarella: 9 cavalieri, un ufficiale, un commendatore.

La prefetta Paola Berardino, elegantissima come sempre, dopo 4 anni passati in Maremma è adesso una profonda conoscitrice delle dinamiche sociali ed economiche che accompagnano la vita della nostra comunità. E nel suo discorso ha toccato alcuni temi che le stanno particolarmente a cuore.

A partire dai giovani, dai ragazzi che stanno attraversando un periodo difficile. E se da una parte il ruolo che riveste le impone, nei tanti comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica che in questi giorni si riuniscono per gestire i fenomeni legati alla movida, di organizzare e gestire le situazioni più delicate, dall’altra le sue parole sono state un appello chiaro alla famiglia e alla scuola

Citando anche Lucio Corsi e il suo successo a Sanremo: «Non sempre – ha detto – il modello di riferimento deve essere quello di “Volevo essere un duro”, come canta Lucio Corsi, maremmano d’eccezione».

E, non a caso, ha voluto che a leggere il discorso del presidente Mattarella fosse Carolina Ignirri, 21 anni, studentessa al terzo anno di università, alla scuola di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” di Firenze, che in questo periodo sta facendo una stage proprio in prefettura. Alla fine le ha donato una copia della Costituzione.

Carolina Ignirri legge il messaggio del presidente Sergio Mattarella
Carolina Ignirri legge il messaggio del presidente Sergio Mattarella, accanto a lei la prefetta Berardino e il capo di gabinetto, Michele Bray

La prefetta ha poi sottolineato di essere vicina ai lavoratori della Venator, da mesi ormai appesi ad un filo per il proprio posto di lavoro e ha ricordato il Parco della Maremma, eccellenza della nostra terra, che festeggia i 50 anni dalla sua istituzione.

Infine ha chiuso con un appello alla coesione sociale, al superamento delle divergenze che ancora limitano la crescita di quella che ha definito «la nostra Maremma».

I sindaci della Maremma alla Festa della Repubblica
I sindaci della Maremma alla Festa della Repubblica

Accanto a lei il fidatissimo capo di gabinetto, Michele Bray, che a settembre lascerà la Maremma, per andare a Roma a ricoprire un incarico prestigioso al ministero.

Alla cerimonia hanno presenziato le massime autorità della Maremma, a partire da tutti i sindaci, gli onorevoli Rossi e Simiani e l’assessore regionale Leonardo Marras. 

La prefetta: «Il disagio dei giovani non si risolve solo in ottica securitaria»

La prefetta Paola Berardino, dopo 4 anni passati in Maremma, terra che ha imparato ad amare, tocca temi che le stanno particolarmente a cuore. Partendo dal problema del disagio giovanile che, recentemente, è testimoniato da molti fatti di cronaca.

«Parto dai nostri ragazzi. I recenti fatti di cronaca, nazionali e locali, ci raccontano di un disagio che serpeggia tra giovani e giovanissimi. È un malessere che si mescola e si sovrappone alle loro straordinarie qualità e alla grande generosità di cui sono capaci».

«Non è sempre facile interpretare i loro bisogni e le loro richieste e a volte la cortina dell’incomunicabilità è talmente spessa che, per genitori e insegnanti, diventa difficile anche soltanto parlarne».

«Neppure si può però nutrire l’idea che tutto possa essere risolto attraverso un’ottica esclusivamente securitaria».

«Rompere il muro delle solitudini e quello del silenzio»

«Viceversa – ha aggiunto -, accanto ad interventi repressivi occorre rompere il muro delle solitudini e quello del silenzio. Andare incontro. Ascoltare. Offrire possibilità e modelli positivi di riferimento. Costruire occasioni di dialogo, di socialità, di crescita insieme.

«In tutto questo la scuola è decisiva. La scuola è per tutti e di tutti. Va pertanto continuata l’opera per rimuovere gli ostacoli, di natura economica, sociale e culturale, che impediscono ai giovani di frequentarla o di sfruttare pienamente le sue opportunità».

«L’abbandono scolastico, anche in questa provincia, è una piaga ancora aperta, nonostante l’impegno e la dedizione di tanti insegnanti, a cui va il mio sentito ringraziamento. Dalla loro opera, spesso silenziosa e non conosciuta, dipende in gran parte il futuro della nostra Italia».

Il ruolo delle famiglie: «Non trasferite le vostre ansie ai ragazzi»

«Fondamentale – è l’appello accorato della rappresentante del governo – anche il ruolo delle famiglie. I genitori devono essere sempre attenti a non trasferire le loro ansie di successo sui ragazzi».

«Devono vedere nei docenti non degli antagonisti, ma interlocutori che aiutano nella formazione, evitando di trasmettere ai ragazzi un senso di indifferenza o addirittura di superiorità rispetto alle regole. Senso che ne distruggerebbe il futuro».

«Non sempre il modello di riferimento deve essere quello di “voler essere un duro” come canta il successo di Lucio Corsi, maremmano d’eccezione. Insuccessi e fragilità sono fisiologici e qualche caduta e rimprovero può aiutare la crescita di ognuno di noi».

«I giovani sono la grande risorsa del nostro Paese».

«Vicina agli operai della Venator»

«Dopo i giovani proseguo con il tema del lavoro che, in questo territorio, non può che portarmi ad esprimere la mia vicinanza agli oltre duecento lavoratori coinvolti nella crisi della società Venator, la multinazionale attiva nella produzione di biossido di titanio presso il polo industriale di Casone di Scarlino».

«Ringrazio tutte le istituzioni coinvolte, dal Governo alla Regione, dalla Provincia ai Comuni, dai sindacati alle associazioni di categoria, che con grande senso di responsabilità stanno conducendo all’unisono un percorso per garantire il rilancio produttivo di un sito così importante per il Paese e la piena tutela dei lavoratori coinvolti».

Il Parco della Maremma e i 50 anni dalla costituzione

«Il mio pensiero è rivolto al Parco della Maremma, la riserva naturale dell’area sud della provincia di Grosseto, che il prossimo 5 giugno festeggerà il mezzo secolo dalla sua costituzione».

«Il Parco naturale è stata la seconda area protetta costituita in Italia, la prima della Toscana e ha una storia straordinaria che vale la pena conoscere, ricordare e valorizzare».

«Destino dell’uomo e dell’ambiente sono connessi»

«Destino dell’uomo e destino dell’ambiente non sono mai stati così strettamente connessi. Lo sa bene il Parco della Maremma che in questi decenni di attività ha preso in carico parti del territorio, le ha risanate riuscendo a ricostruire oasi di sostenibilità, di vivibilità e di attrazione turistica».

«Non si tratta di imbalsamare luoghi, bensì di porre a disposizione della comunità risorse che si rischia di disperdere se non più valorizzate.  Obiettivi che, in questo percorso ormai lungo 50 anni, il Parco della Maremma non ha mai perso di vista e ha sempre portato avanti, grazie anche alla volontà degli amministratori che si sono succeduti alla sua guida». 

«La vostra è una eccellente opera di ricucitura tra quel che è stato e ciò che sarà, senza esaurirsi nel presente».

«Superare le divergenze per far crescere la Maremma»

La conclusione della dottoressa Berardino è per l’intera comunità grossetana. Perché superi divergenze e ostilità spesso sterili.

«Una comunità con la quale ho sempre potuto collaborare proficuamente, nelle sue molteplici dimensioni: pubblica e privata, sociale e imprenditoriale. Il significato del 2 giugno è di ricordare la nascita della Repubblica italiana, la cui forza è la sua unità. Unità non come risultato di un potere che si impone, ma risultato di un percorso condiviso e partecipato».

«Proprio in questa direzione auspico una sempre maggiore unità, che nel rispetto delle legittime differenze e diverse sensibilità, consenta di rafforzare il senso di comunità e di coesione sociale, anche di questo meraviglioso territorio».

«È per questo motivo che tutti dovranno impegnarsi nel cercare di superare quelle divergenze, quelle ostilità, talvolta sterili, che rischiano di limitare la crescita umana e del tessuto sociale ed economico della nostra Maremma».

«Ognuno di noi non punti solo il dito contro quello che non funziona, ma si chieda che cosa possa fare egli stesso per risolvere quel problema con spirito costruttivo. Alcune difficoltà continueranno a persistere, ma il contributo di tutti potrà sempre fare la differenza».

«Come ha detto il nostro Presidente della Repubblica, sentirsi comunità significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. Significa immaginarsi dentro un futuro comune, da costruire insieme. Significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro della provincia».

Gli 11 insigniti da Mattarella

Di seguito l’elenco degli 11 insigniti:

Cavalieri

1.    Luogotenente Michele Azzi

Ispettore della Guardia di finanza, in servizio quale capo sezione del nucleo polizia economico finanziaria presso il comando provinciale della Guardia di finanza di Grosseto.

Michele Azzi
Michele Azzi

2.    Tenente colonnello Vincenzo Conetta

Ufficiale della Guardia di finanza in servizio quale comandante del reparto comando del quartier generale della Guardia di finanza di Roma, già comandante del nucleo polizia economico finanziaria di Grosseto.

Vincenzo Conetta
Vincenzo Conetta

3.    Ingegner Pasquale Crispino

Funzionario tecnico, in servizio presso il comando dei vigili del fuoco di Grosseto.

Pasquale Crispino
Pasquale Crispino

4.    Colonello Roberto Forlani

Ufficiale dell’Esercito italiano, comandante del reggimento allievi dell’Accademia militare di Modena, già comandante del reggimento “Savoia Cavalleria” (3°) di Grosseto.

Roberto Forlani
Roberto Forlani

5.    Dottor Federico Guidoni

Presidente e amministratore delegato del Gruppo Korian Italia.

Federico Guidoni
Federico Guidoni

6.    Generale di brigata aerea Filippo Monti

Ufficiale dell’Aeronautica militare, in servizio quale vice capo del 4° reparto di stato maggiore dell’Aeronautica e capo del 2° ufficio programmi mezzi pilotati, sistemi ed armamento aereo. Già comandante del presidio militare di Grosseto e comandante del IV Stormo caccia intercettori “Duca d’Aosta” di Grosseto.

Filippo Monti
Filippo Monti

7.    Dottoressa Lucia Napolitano

Funzionario del ministero dell’Interno in servizio presso la Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Grosseto.

Lucia Napolitano
Lucia Napolitano

8.    Signora Valeria Piccini

Chef con 2 stelle Michelin confermate dal 1999, presso il ristorante “Caino” di Montemerano a Manciano.

Valeria Piccini
Valeria Piccini

9.    Maresciallo maggiore Alberto Piccirilli

Sottufficiale dell’Arma dei carabinieri, in servizio con l’incarico di comandante della stazione dell’Arma dei carabinieri di Porto Santo Stefano, Monte Argentario.

Alberto Piccirilli
Alberto Piccirilli

Ufficiali

10. Tenente colonnello Giorgio Piscioneri

Ufficiale dell’Arma dei carabinieri con l’incarico di ufficiale addetto al comando provinciale dell’Arma dei carabinieri di Grosseto.

Giorgio Piscioneri
Giorgio Piscioneri

Commendatori

11. Sorella Franca Caporali

Infermiera volontaria in servizio dal 1959 presso il corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana. Già insignita nell’anno 2023 della medaglia “Florence Nightingale”, la più alta onorificenza internazionale che un infermiere possa avere.

Franca Caporali
Franca Caporali

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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