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La pineta si rifà il look

Sono state messe a dimora già 300 piante, presto ne arriveranno altre mille tra pini, frassini e lecci
Alcuni dei piccoli pini messi a dimora
Alcuni dei piccoli pini messi a dimora

FOLLONICA. Prosegue la messa in sicurezza della pineta di ponente. Un luogo già sede di abbattimenti dei pini marittimi divenuti pericolosi dopo il fortunale del 2018, che sconvolse mezza Italia.

Trenta è il numero di quelli abbattuti ed è già pronto il prossimo intervento previsto per la primavera: la messa a dimora di nuove essenze, tra cui pini, frassini e lecci.

«L’intervento fa parte del progetto di rigenerazione dell’intero parco che – spiegano il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici – è uno dei punti più importanti del piano del verde cittadino. Si tratta di un parco pubblico ed è fondamentale tenere conto delle sue tante funzioni».

Alcuni dei pini tagliati
Alcuni dei pini tagliati

Arriveranno oltre mille nuove piante

Il progetto di forestazione è supportato da Estra, che ha già visto la conclusione della prima fase dei lavori con la messa a dimora di 300 piante nel parco di Ponente. In primavera arriveranno i nuovi 1000 esemplari tra alberi e arbusti.

Il progetto rientra in Mosaico Verde, la campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane a tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente. Per consentire la rigenerazione ambientale gli operai stanno inoltre ripulendo il parco dai ceppi degli alberi ancora presenti. Al termine delle operazioni è prevista anche l’installazione di una rete di approvvigionamento idrico per sostenere il nuovo impianto.

L’amministrazione ha appena approvato la sostituzione di 120 piante in città, di cui 60 all’interno della pineta di Ponente.

«Il lavoro sulla pineta è iniziato nel 2018 e prosegue tuttora – spiega Pecorini – La volontà è quella di rendere il parco bello e fruibile per le bambine e i bambini. Ovviamente un parco urbano non si realizza o si rigenera nell’arco temporale di un’amministrazione comunale, ma è un lavoro che viene fatto per le prossime generazioni».

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