La perseguita e le aizza il cane contro | MaremmaOggi Skip to content

La perseguita e le aizza il cane contro

Una 36enne non potrà avvicinarsi alla donna che l’ha denunciata ma che ha rifiutato di indossare il braccialetto elettronico
Il tribunale di Grosseto

FOLLONICA. L’avrebbe minacciata in un bar, avrebbe poi scritto a un’altra amica su Instagram che comunque prima o poi l’avrebbe trovata, dopo averla offesa più di una volta. In palestra, poi, avrebbe cercato di aggredirla, urlandole: «Io ti ammazzo, ti spacco le gambe, ti rovino». E l’avrebbe poi colpita con un pugno al volto, prima di proseguire con le offese e le minacce: «Ti aspetto fuori, ti aspetto sotto la palestra all’uscita».

L’intervento dei carabinieri

Era il 10 febbraio quando i militari della compagnia di Follonica furono chiamati dalla donna, una trentaquattrenne residente a Follonica che quella sera era andata a farsi medicare al pronto soccorso. I medici le diagnosticarono un trauma cranio facciale contusivo: la donna aveva spiegato di essere stata picchiata ed era uscita dall’ospedale con una prognosi di dieci giorni. 

Le minacce e i tentativi di picchiare la trentaseienne non finirono con quell’aggressione: nel mese di aprile, la trentaseienne, dopo aver avvistato la sua coetanea per strada, si sarebbe fermata con l’auto, correndole incontro, e avrebbe ripreso di nuovo a offenderla e minacciarla. «Aspetta che ti trovo e vedi cosa ti succede», le avrebbe gridato mentre l’altra si rifugiava in un negozio. Stessa scena si sarebbe ripetuta poche settimane dopo. 

Un’escalation di violenza, quella denunciata dalla donna ai carabinieri, che sarebbe culminata il 10 maggio, quando la trentaseienne le avrebbe aizzato contro un pittbull, urlando: «Attacca, attacca, mordila, sbranala». La stessa sera avrebbe tentato di investirla con l’auto: non c’era riuscita perché la donna si era scansata all’ultimo momento. 

La decisione del giudice

Il pm, una volta lette le querele che la trentaquattrenne aveva presentato ai carabinieri, ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Sergio Compagnucci l’applicazione del divieto di avvicinamento. Misura che il giudice, dopo l’interrogatorio della donna, ha disposto. 

Difesa dalle avvocate Fidelia Dompetrini e Melania Morelli, la donna accusata di stalking e lesioni, è stata sentita dal giudice: ha deciso di non rispondere ma di rilasciare dichiarazioni spontanee al magistrato, per chiarire un po’ meglio i contorni di questa vicenda. La trentaseienne ha dato anche il consenso per il braccialetto elettronico. Consenso che però non ha voluto dare la donna che l’ha denunciata

La trentaseienne quindi, dovrà rispettare un distanza di almeno 100 metri dalla donna che l’ha denunciata e non potrà avere alcun tipo di contatto nemmeno telefonico, con lei. 

 

 

 

 

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