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A scuola senza stipendio da dicembre

Ancora non risolta la situazione delle supplenze brevi o sostituzioni per Covid. Depositate le ingiunzioni di pagamento
Una classe e, nel riquadro, Cristoforo Russo
Nel riquadro, Cristoforo Russo

GROSSETO. Il 20 febbraio, Maremma Oggi aveva dato la notizia che, a Grosseto, decine di insegnanti e personale non docente precario, da novembre 2021 non sono ancora stati pagati per le supplenze brevi o le sostituzioni Covid. Un problema che in Italia riguarda migliaia di persone.

La denuncia era arrivata dalla Federazione lavoratori della conoscenza (Flc) della Cgil che aveva dato mandato al proprio legale di avviare un procedimento per ottenere il versamento degli stipendi.

A distanza di 5 settimane, i pagamenti non sono stati ancora sbloccati. Il sindacato, quindi, tona a denunciare questa inaccettabile situazione, lanciando una campagna di iniziativa legale, a livello regionale, perché si proceda subito a versare quanto dovuto alle migliaia di persone che hanno svolto regolarmente il loro lavoro.

Russo: «Il nostro legale sta depositando le ingiunzioni di pagamento»

«Avevamo parlato di alcune decine di personale della scuola, docente e non, che nei mesi scorsi si era rivolto a noi. Pur avendo già svolto la supplenza e, in molti casi, essendo ancora in servizio, infatti, avevano visto l’ultima busta paga a novembre. In realtà avevamo sottostimato il numero», dice il segretario provinciale della Flc-Cgil, Cristoforo Russo

«Nelle settimane successive, infatti, la situazione è esplosa con l’aumento delle sostituzioni per Covid – aggiunge – e in molti si sono rivolti a noi per far valere il loro diritto ad essere pagati. Il nostro legale è al lavoro sulle ingiunzioni di pagamento che dovrebbero già essere state depositate, almeno per la maggior parte. Ma lo stillicidio nei nostri uffici, purtroppo continua».

La responsabilità è dei ministeri dell’Istruzione e dell’Economia

Nel mirino il ministero dell’Istruzione e dell’Economia. Infatti, per finanziare le supplenze brevi e il cosiddetto “contingente Covid”, peraltro appena prorogato fino al 15 giugno, c’è un fondo e uno specifico capitolo di spesa che si consuma rapidamente e che poi deve essere rifinanziato dal Ministero dell’Economia, che lo “passa” all’ente erogatore per il pagamento.

Purtroppo l’operazione richiede tempo, passano mesi e chi è chiamato per supplenze brevi e sostituzioni Covid non viene pagato. E c’è da considerare che molti insegnanti e Ata arrivano anche da fuori provincia con carichi di spesa pesanti da sostenere.

Si muove anche la Flc-Cgil regionale. Assistenza legale gratuita agli iscritti

In Toscana il problema riguarda centinaia di persone, come già era emerso nelle scorse settimane. Ieri, 23 marzo, sul tema si è svolta un‘assemblea online di Flc-Cgil Toscana  durante il quale è stata lanciata una campagna di azioni legali verso il Ministero dell’Istruzione per il pagamento degli stipendi.

In questa occasione lavoratori e lavoratrici sono stati informati che il sindacato supporterà gratuitamente le iniziative legali per i propri iscritti.

«Questa è una situazione grave e inaccettabile – dice il segretario generale di Flc Cgil Firenze e membro della segreteria di Flc Cgil Toscana, Emanuele Rossi – per cui invitiamo chi non è stato pagato per il lavoro svolto a scuola a venire nelle nostre sedi, che sono a loro disposizione. Più saremo e più la campagna avrà effetti», conclude Rossi. 

 

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