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Scende dal tetto dopo più di un’ora

L’influencer Enrico Rizzi era salito sul palazzo di viale Europa: «Stanno pulendo l’appartamento degli orrori grazie a me», ma in realtà era scaduta l’ordinanza
Enrico Rizzi sul tetto del palazzo con un fumogeno
Enrico Rizzi sul tetto del palazzo con un fumogeno

GROSSETO. Di gatti, oggi, sabato 30 ottobre, non c’era nemmeno l’ombra. Quelli che pare siano stati visti qualche giorno fa, non si sono fatti trovare dagli operai della ditta incaricata dal Comune per bonificare l’appartamento che si trova nella palazzina di viale Europa. Che se non proprio famosa, dopo l’intervento dell’influencer ambientalista Enrico Rizzi, è diventata almeno famigerata in mezz’Italia.

Oggi pomeriggio, la questura aveva autorizzato un sit in davanti alla palazzina, dove gli operai, dopo il sopralluogo degli assessori all’ambiente, Simona Petrucci e alla polizia municipale, Riccardo Megale, con i carabinieri forestali e il veterinario dell’Asl, sono al lavoro per ripristinare le condizioni igienico-sanitarie dell’abitazione.

La protesta dell’influencer

Enrico Rizzi si è presentato in viale Europa con un paio d’ore d’anticipo rispetto a quanto stabilito con le forze dell’ordine. È salito sul tetto della palazzina in viale Europa e ha calato uno striscione. «Gatti liberi ora», si leggeva. E per più di un’ora, da lassù, ha continuato incessantemente a chiedere, rivolgersi al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e all’assessora all’Ambiente, dove fossero stati portati i gatti avvistati qualche giorno fa sul terrazzo dell’appartamento.

«Domenica i gatti c’erano e nessuno è intervenuto», ha tuonato più e più volte Rizzi con il megafono in mano. Ma domenica, quando, dopo la segnalazione di Rizzi i carabinieri forestali e il veterinario dell’Asl si sono fatti aprire la porta dell’appartamento, i gatti non c’erano.

Lo striscione in viale Europa
Lo striscione in viale Europa

A certificarlo è stato proprio il veterinario dell’Asl che ha avuto accesso all’appartamento insieme ai militari del nucleo forestale. Mercoledì 27 ottobre, poi, il Comune ha convocato una riunione per fare il punto della situazione e trovare un sistema per ripristinare le condizioni igieniche dell’appartamento dove più di un mese fa c’era stato un blitz dei carabinieri che avevano trovato la carcassa di un cane, cinque rettili e quattro gatti in condizioni pessime. Animali che sono stati soccorsi e affidati alle associazioni animaliste della provincia, che se ne stanno prendendo cura.

La battaglia (a pagamento) di Rizzi

Siciliano di Trapani, 31 anni, attivista dei diritti degli animali. A specifica domanda «studi o lavori?», la risposta di Enrico Rizzi è stata: «Sono un influencer dei diritti degli animali». E infatti, basta dare un’occhiata alla sua pagina di Facebook per scoprire come dalle battaglie animaliste, Rizzi ricavi anche i soldi per poter viaggiare su e giù per l’Italia e sostenere le battaglie a favore degli animali: a chi lo segue, chiede infatti l’invio delle stelle a ogni diretta, e in vendita sulla sua pagina c’è il merchandise con il suo marchio. Felpe, tazze, braccialetti, berretti.

A Grosseto, il trentunenne animalista è arrivato accompagnato dal suo avvocato. Davanti al palazzo sono arrivati infatti i carabinieri, la polizia municipale, le volanti della questura, distante poche decine di metri dal palazzo. E dopo un’ora che l’influencer era sul tetto, anche i vigili del fuoco con l’autoscala.

«Se non fossi intervenuto io, oggi non ci sarebbero stati gli operai a pulire»: lo ha detto a più riprese, il trentunenne, che ha apertamente accusato più volte sia l’amministrazione comunale che le forze dell’ordine di non essere intervenute. Accuse che sono state lanciate di fronte a una trentina di persone che si erano radunate sotto al palazzo e che hanno accolto il trentunenne, una volta sceso dal tetto, con un lungo applauso.

I vigili del fuoco in viale Europa
I vigili del fuoco in viale Europa

I vigili del fuoco infatti, erano pronti a salire con l’autoscala: per fortuna Rizzi è sceso da solo, evitando agli uomini del comando di arrampicarsi fino al tetto della palazzina.

Due ordinanze non rispettate

Con più di 300.000 follower sul solo profilo di Facebook, i video ripresi a Grosseto dall’influencer sono stati visti da migliaia di persone in tutta Italia. «Grosseto è una città bellissima – ha detto – ma in cinque giorni che sono stato qua, ho visto una situazione che non ho mai visto altrove. Ho visto una strafottenza  da parte delle istituzioni che ha qualcosa di inverosimile».

La polizia in viale Europa
La polizia in viale Europa

In realtà sia l’Asl che il Comune di Grosseto, dopo il primo accesso all’appartamento del 10 settembre, hanno preso provvedimenti: sono state emesse due ordinanze, da parte dei due Enti, per la tutela della salute pubblica, con le quali si ordinava alle proprietarie dell’appartamento, madre e figlia, di pulire l’abitazione ripristinando le condizioni igieniche. Ordinanze che non sono state rispettate. Quella emessa dall’ufficio ambiente del Comune è scaduta cinque giorni fa ma prima di cominciare la bonifica, l’ufficio Ambiente ha dovuto aggiungere la specifica che le spese saranno addebitate alle due donne: il Comune questa mattina ha mandato gli operai a bonificare l’abitazione, sei ore dopo la scadenza dell’ordinanza. Sono due i documenti emessi dal Comune: una Determina e una  Disposizione sindacale.

«Nei loro confronti – ha continuato Rizzi – non sono stati presi provvedimenti. Eppure la legge c’è e va rispettata: il reato è quello di maltrattamento e uccisione di animali».  Reato che è stato contestato alle due donne dopo ilo blitz nell’appartamento: entrambe sono state indagate dal sostituto procuratore Giampaolo Melchionna.

Davanti al citofono della nonna

La lunga giornata dell’influencer per i diritti degli animali è proseguita con la sosta davanti al citofono della palazzina dove vive l’anziana che domenica scorsa era nell’appartamento in viale Europa. La donna non ha aperto il portone e non ha risposto alle insistenti scampanellate dei due.

«Se ci siamo arrivati noi da comuni cittadini – dice Rizzi a favore di telefonino che lo riprende – perché non sono venute le autorità a chiedere che fine abbiano fatto i gatti, se siano qui in questo appartamento?».

L'influencer Enrico Rizzi
L’influencer Enrico Rizzi

La donna, nonostante gli insistenti tentativi di Rizzi, non ha mai aperto il portone e non ha risposto al citofono. Era stata lei, domenica, ad aprire l’abitazione di viale Europa e a permettere così ai carabinieri e al veterinario dell’Asl di entrare nell’appartamento, dove Rizzi l’accusava di essere con i gatti. Quando è uscita, è stata seguita dell’uomo che continuava a chiederle dove fossero gli animali. Animali che, hanno confermato i carabinieri e il veterinario, non erano nella palazzina.

 

 

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