FIRENZE. L’11 ed il 12 Aprile presso il consiglio regionale della Toscana si è tenuto il secondo meeting relativo al progetto Intercept.
L’incontro nasce dall’organizzazione del partenariato italiano composto da Regione Toscana, Anci e Fondazione polo universitario grossetano.
I partner partecipanti alla riunione sono stati Anci Toscana, Regione Toscana, Jobsplus Malta e Uzimtumo tarnyba (Lituania). Il lavoro di ricerca della Fondazione polo universitario è stato presentato da Eleonora Turchetto.
Protagonisti del progetto, che vede coinvolti, oltre all’Italia, Lussemburgo, Malta, Lituania, Slovacchia e Polonia, sono i Neet. Ovvero i giovani, descritti dall’acronimo inglese sarebbero quelli che “non sono impegnati nello studio, né nella formazione, né nel lavoro”.
Il progetto Intercept mira a motivare, mobilitare e sostenere i Neet, attraverso una serie di ricerche e formazione, e permetterà di redigere una lista di competenze sui green jobs basate sul mercato del lavoro specifico di ogni partner. Per creare una forza lavoro più competente e specializzata.
Durante il meeting è stata presentata l’analisi della popolazione target della ricerca e delle pratiche attive delle politiche del mercato del lavoro attuate nei paesi che si sono occupati dello screening.
È stata fatta anche una riflessione su come possono essere integrati i giovani Neet nel mercato del lavoro.
I giovani “Neet”
In Italia le categorie interessate maggiormente dal progetto sono: la popolazione femminile, coloro che vivono in famiglie monoparentali o in coppie con figli. Ma anche gli stranieri e le persone con basso livello di istruzione.
Le cause per cui queste persone sono rientrate a far parte dei “Neet” sono state individuate nella mancanza di stimoli, di motivazione e fiducia nelle proprie capacità insieme ad apatia e scoraggiamento, nella mancanza di buone opportunità per un lavoro adeguato alla qualifica nella zona di residenza, e di competenze per entrare nel mercato del lavoro.
Pronti ad intercettare i “green jobs”
Sono state esaminate le figure e i mestieri che ruotano intorno alla sostenibilità ambientale, partendo dalla definizione di “green Job” e delle “green skills“, cioè le conoscenze, le abilità, i valori e gli atteggiamenti necessari per arricchire una società che riduce l’impatto delle attività umane sull’ambiente. I settori interessati sono le energie rinnovabili, l’agricoltura, le manifatture, l’architettura, ed anche il turismo, che sarà sempre più improntato all’ecologia.
Tra gli obiettivi della ricerca c’è l’individuazione dei fornitori di formazione, agenzie di collocamento e datori di lavoro nel settore dei Green Jobs per identificare competenze trasversali, aspettative e bisogni. Così il progetto potrà passare allo sviluppo di un programma di formazione sia per i Neet sia per le aziende dei partner. Il progetto pilota a cui i partner stanno collaborando offrirà 300 tirocini retribuiti (di cui 120 in provincia di Siena e 120 in provincia di Grosseto), da svolgere in aziende green.
Nella formazione, una parte importante sarà incentrata sulla motivazione, ambito di cui la Fondazione Polo Universitario è responsabile, mentre la Regione Toscana avrà il ruolo di mettere in risalto la categoria dei Neet e l’alta percentuale di disoccupazione femminile.
Fondamentale sarà l’individuazione delle strategie per raggiungere sia i Neet che le aziende ed i datori di lavoro, coinvolgendoli attivamente nel progetto attraverso i mezzi di comunicazione ed una campagna di sensibilizzazione.
Contatti
Il Polo Universitario Grossetano ha la sede in Via Ginori 43 (Grosseto)
Può essere raggiungibile anche tramite email (pologr@unisi.it) e telefono: 0564441137.
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