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Il pollaio hitech di Alberto e Alessandra

Ecco la storia di due imprenditori genovesi, che hanno lasciato la Liguria per dedicarsi all’allevamento di polli a Campagnatico
Alberto Bonardi e Alessandra Piaggio con le loro galline

CAMPAGNATICO. L’amore per la terra e il ritorno all’agricoltura, stile di vita e passione, sono gli ingredienti che hanno portato una coppia a trasferirsi da Genova alla Maremma, per la precisione a Campagnatico.

Lui è Alberto Bonardi, 48 anni, ingegnere meccanico, che ha lasciato una brillante carriera ai vertici di una multinazionale, per inseguire un progetto imprenditoriale tutto suo. Lo accompagna la moglie, Alessandra Piaggio, anche lei dirigente d’azienda nel settore della cantieristica a Genova, che si dedica alla parte commerciale. La neonata azienda si è subito associata a Coldiretti.

Ma la loro non è stata fuga, né un “colpo di testa”, ma un percorso programmato a cui hanno lavorato, iniziando nel tempo libero, per molto tempo, studiando con cura tutti i dettagli, con pazienza e dedizione.

Il risultato è il coronamento di un sogno: 30 ettari di terreni soleggiati e ventilati nella campagna maremmana, cuore dell’azienda Le solaie dove Alberto e Alessandra allevano polli e faraone da carne in piena libertà come i contadini facevano una volta, producendo autonomamente anche tutto il necessario per alimentarle. L’azienda produce anche uova dalle galline e olio.

E per completare il lavoro,  si sono inventati un pollaio hitech, con meccanismi automatici legati al ritmo del giorno, dall’alba al tramonto.

Come funziona il pollaio

«I polli razzolano all’aperto, liberi dall’alba al tramonto – spiega Alberto –  secondo un modello di impresa sostenibile, rispettoso dell’ambiente e del benessere animale. Infatti è ad accrescimento lento, quindi diametralmente opposto al sistema intensivo dell’industria alimentare, autosufficiente e moderno, capace di generare reddito perché questo è alla base della sopravvivenza di ogni attività». 

Per il suo allevamento l’ingegnere allevatore ha progettato e costruito alcuni pollai hi-tech dotati di meccanismi crepuscolari automatici che disciplinano la loro apertura e chiusura. Hanno anche un sistema di coibentazione che riduce in modo sensibile le differenze di temperature con l’esterno.

«In questo modo – aggiunge Alberto – l’allevamento si autogestisce. Quando è buio le porticine del pollaio si chiudono, e la mattina, appena spunta il sole, tornano ad aprirsi».

La richiesta per i polli liberi delle Solaie è promettente: «Da poche settimane abbiamo festeggiato un anno di attività. Stiamo lavorando molto, i nostri prodotti non sono destinati alla media e grande distribuzione ma alle macellerie selezionate, ai ristoranti, agli agriturismi e alla vendita diretta. Le carni dei nostri polli hanno il sapore di questa terra», conclude Bonardi.

Per informazioni: www.toscana.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook @coldiretti.toscana, Instagram @Coldiretti_Toscana, Twitter @coldirettitosca e canale ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana ufficiale“.

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