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A Manciano si profila lo scontro Galli (Rossano) – Morini

A sparigliare le carte, torna in campo il primo cittadino uscente Mirco Morini, che mette in lista Marco Galli, ex sindaco di Centrosinistra
Rossano Galli Manciano
Rossano Galli

MANCIANO. Due Galli in un pollaio per le elezioni comunali di Manciano. Senza voler nulla togliere ai cittadini del comune collinare, il panorama politico, a due mesi dalle elezioni per la poltrona di primo cittadino, si presta alla facile ironia.

La chiosa è la discesa in campo (come consigliere) di Marco Galli, ex sindaco Pd dal 2012 al 2107, nella lista (non ancora ufficiale ma che fa capo al centrodestra) dell’uscente Mirco Morini, contro all’omonimo Rossano (Galli), sindaco dal 1999 al 2009 per gli allora Democratici di Sinistra.

Mossa a sorpresa, quella di Galli (Marco), in passato segretario dell’unione comunale prima dei Ds e poi del Pd, poiché in questa occasione cambierebbe la casacca, confluendo in una lista che, secondo i bene informati, passa da un accordo con Fratelli d’Italia.

Decisione sofferta, invece, quella di Morini, il quale aveva espresso la volontà di mollare la politica al giro di boa del primo mandato, cedendo il passo alla rampante Valeria Bruni, che già si stava muovendo come candidata in pectore, in diverse occasioni pubbliche. Scritturando, peraltro, diversi nomi pronti a entrare nella sua lista. Per Valeria, potrebbe profilarsi la poltrona di vicesindaco, se la costituenda lista Morini avrà spazio per lei.

Giacomo Termine: il candidato di centrosinistra è Rossano

Intanto, per la candidatura di Rossano Galli, arriva l’endorsement anche del Pd provinciale, nella persona del segretario Giacomo Termine, che interviene a fare chiarezza sulla posizione del suo partito nella tornata elettorale mancianese.

«A Manciano serve un governo capace – esordisce Termine – e per questo il Pd sostiene Rossano Galli: per garantire alla comunità un buon futuro e per chiudere con i trasformismi locali, che sono dettati esclusivamente da desideri personali di potere.

Le elezioni amministrative sono appuntamenti importanti. In ballo anche a Manciano c’è il governo di un Comune e di un’area di grande valore in provincia di Grosseto. Serve serietà e competenza, serve impegno e coerenza, servono persone che sappiano avere una visione e che lavorino per il futuro della comunità.

Il teatrino a cui stiamo assistendo, invece, rischia di trasformare un passaggio fondamentale in un gioco di ruolo. Vorremmo recuperare questa fase alla buona politica perché al Pd interessa unicamente la costruzione di un buon governo per Manciano. Per far questo servono tutti: un bravo sindaco e una coalizione unita e rappresentativa, ma anche minoranze che si misurino sui contenuti non su piccoli giochi di basso potere». continua Termine.

Occorre dare un ordine al caos

«Oggi serve dare un ordine all’apparente caos causato dalle diverse pretese personali per ricondurre tutti ad un confronto serio sui contenuti, sui progetti, sulle idee. Per questo motivo abbiamo cercato di tessere un dialogo con tutti il soggetti che hanno rappresentato il centro sinistra negli ultimi anni, l’ex sindaco Marco Galli è infatti stato invitato (anche se non tesserato) ad ogni riunione del partito che ha portato alla scelta di sostenere Rossano Galli come candidato sindaco. Nessun altra alternativa credibile è stata messo in campo in quella sede», aggiunge.

«Valeria Bruni, già assessore ai lavori pubblici, nel frattempo, ha lavorato per costruire una lista civica di centrodestra, candidandosi esplicitamente a guidarla, ma il sindaco uscente Mirco Morini (prima indisponibile) ora sembra riproporre la sua candidatura coinvolgendo Marco Galli che sindaco lo è già stato.

Un’operazione che farebbe capire che la Bruni sarebbe stata sacrificata per imbarcare l’ex sindaco Marco Galli. Un sistema di giravolte di cui l’ultimo entrato, Marco Galli detiene sicuramente il primato: prima sindaco di centro sinistra, coinvolto nella costruzione della nuova coalizione e, oggi disposto ad allearsi con la destra di Fratelli d’Italia, Lega e l’autonominato Psi locale».

Pieno appoggio a Rossano Galli

«Rossano Galli, a cui il Pd ha offerto pieno appoggio, porta con sé una squadra di prospettiva, con idee e una identità civica ben precisa. Dopo anni di un confuso balbettio politico gestito malamente, Rossano cercherà di dare una nuova spinta e costruire un progetto che guarda dall’unità degli obiettivi e dei soggetti sociali locali, alle peculiarità del territorio e ai valori della popolazione.

In questa confusione, in definitiva, tutto è chiaro e i cittadini potranno scegliere. Da una parte le competenze, il governo della Regione Toscana e un gruppo di giovani che vogliono impegnarsi per la comunità, guidati da una figura autorevole. Dall’altra tre prime donne, un po’ ammaccate e sfibrate di parte della compagine nel 2017».

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