Il mini "Vinitaly" maremmano, fa breccia nei palati grossetani | MaremmaOggi Skip to content

Il mini “Vinitaly” maremmano, fa breccia nei palati grossetani

Sia i ristoratori che i vignaioli sono contenti dell’organizzazione dell’evento e di assaggiare aziende nuove. Il prossimo appuntamento sarà nel 2026 e il prossimo anno Michele e Paolo pensano di organizzare qualcosa aperto a tutti
Da sinistra: Paolo Bianchi, Leonardo Peccianti e Michele Detti

MARINA DI GROSSETO. Oggi, martedì 6 febbraio, si è tenuto l’evento “Maremma!!! Che vini“, un evento creato da Paolo Bianchi e Michele Detti, che ha visto molti addetti della ristorazione. C’erano circa 120 aziende da tutta Italia, dalla Francia e dalla Slovenia.

I produttori sono molto soddisfatti dalla giornata, fra chi sostiene che sia stato organizzato bene e fra chi pensa di avere un ottimo spiraglio nel mercato vinicolo grossetano.

«La giornata sta procedendo veramente molto bene, ci sono molte persone – dice Nicola Lorenzon, dell’azienda vinicola Romans dal Friuli-Venezia Giulia – Vedo che c’è molta qualità e per noi è un investimento per farci conoscere nella zona».

Michele Detti e Paolo Bianchi sono molto soddisfatti, nonostante qualche complicazione. «La mattinata è andata molto bene, purtroppo qualche espositore e qualche iscritto è stato fermato dalla protesta dei trattori – dice Paolo Bianchi – ma non possiamo che essere soddisfatti: l’evento sta andando più che bene e speriamo di riuscire a organizzarlo anche nel 2026».

L’organizzazione di “Maremma!!! Che vini”

Creare un evento con circa 120 espositori e più di 500 iscritti non è semplice.

«Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto a luglio, ma negli ultimi giorni si è concentrato tutto, dai problemi dell’ultimo minuto a chi è stato bloccato dalla manifestazione degli agricoltori – dice Paolo – ma siamo molto soddisfatti della risposta della Maremma. Pensiamo di riproporre l’evento nel 2026, ma vorremmo creare anche qualcosa per gli appassionati del vino il prossimo anno, qualcosa di più piccolo, ma aperto a tutti».

«Ci sono molti ristoratori interessati alle aziende e contenti di quello che abbiamo creato io e Paolo – dice Michele – e ne siamo veramente soddisfatti, nonostante il blocco c’è stata molta affluenza».

La parola ai produttori

L’evento è organizzato bene anche secondo i produttori, che sono soddisfatti della risposta dei ristoratori maremmani. «Sta andando bene, vedo una buona affluenza di persone anche nel primo turno – dice Nicola Lorenzon, dell’azienda friulana Feudi di Romans – C’è una qualità di intenditori di vino molto interessante e spero di far breccia nei loro palati».

L’Italia si mostra molto interessata ai vini sloveni. «Per noi questo mercato è relativamente nuovo, ma vedo molte persone interessate ai miei vini e questo è bellissimo – dice Tomaž Prinčič, produttore dell’omonima cantina – questo evento sta andando veramente molto bene e vedere che i miei vini piacciono anche fuori dalla Slovenia è meraviglioso e mostrare i nostri prodotti è un’esperienza unica».

«C’è un’affluenza molto interessante di ristorati, che sono appassionati dei vini – dicono Nicolas Bovard e Bertrand Villaz – speriamo che questa esperienza sia utile per iniziare a far conoscere i nostri vini nella zona».

Nell’evento non c’erano solo vini, ma anche aziende che producono distillasti, come vermouth, gin e amari. «È un bellissimo posto vicino al mare e con la piscina – dice Davide Pellegrini, produttore – noi facciamo amari e in questi eventi siamo sempre un po’ la parte finale, ma siamo molto soddisfatti, perché abbiamo già avuto una buona affluenza».

Anche dalla Lombardia sono soddisfatti. «Sta andando molto bene credo che sia un evento utile per tutti, particolarmente per noi produttori – dice Aurelio del Bono, dell’azienda casa Caterina – per farci vedere presenti sul territorio e per parlare con la nostra clientela e anche per ampliarla».

Soddisfatti anche i ristoratori

Naturalmente avere un evento con diversi produttori è fondamentale per chi vuole conoscere le aziende vinicole in un’atmosfera amichevole. «È una giusta dimensione fra ristoratori e produttori senza la ressa presente in altri eventi di questo tipo – dice Leonardo Peccianti, proprietario della Locanda de’ i Medici – abbiamo la possibilità di assaggiare senza allontanarci troppo dalla zona e siamo in un ambiente amichevole dove ci conosciamo tutti».

Anche Ayoub Nouira, professionista nella ristorazione, ha la stessa visione di Leonardo. «Questi eventi sono sempre molto caotici e ci vuole organizzazione per capire quale azienda assaggiare, puntando a quelle che reputiamo più interessanti – dice – Michele e Paolo sono stati molto bravi ad organizzare questo evento e hanno portato molti produttori interessanti e alcuni molto particolari».

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati