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Il granchio blu arriva nel golfo di Follonica

Sono già in vendita alla Coop e qualcuno ha già cominciato a prelevarli per cucinarli. Con ottimi risultati, sembra, per il palato. Guarda il video della ricetta

FOLLONICA. Il Callinectes Sapidus, meglio conosciuto come granchio blu reale, si è insediato anche nella costa del Golfo di Follonica

Giovedì 3 agosto è stato riconosciuto e fotografato tra Torre Mozza e il Parco della Sterpaia dove, a detta di coloro che frequentano costantemente quelle spiagge, se ne possono già vedere moltissimi esemplari.

Un “alieno” sulle coste della Maremma                   

Dopo la sua prima apparizione registrata in Basilicata nel 2008, questo crostaceo dai colori sgargianti e dalla taglia più grande rispetto a quelli autoctoni (può arrivare fino a 15 cm di lunghezza e 23 di larghezza), ha oramai colonizzato coste e fiumi di tutto il territorio nazionale.

Un granchio blu trovato a Follonica

In Maremma, la sua prima comparsa l’ha fatta nella zona sud, prima nel lago di Burano, poi nella laguna di Orbetello. 

La sua capacità di adattamento anche in situazioni di salinità meno concentrata, rispetto a quella del mare, gli ha permesso non solo di sopravvivere ad un ambiente diverso ma anche di moltiplicarsi a dismisura lungo fossi, fiumi e canali.

Quello delle aree retrodunali, infatti, è per loro un territorio favorevole dal momento che alle spalle della costa ci sono fossi e specchi d’acqua semi-dolce tutto l’anno.  E non deve essere recentissimo il suo arrivo sulle coste del golfo, dal momento che c’è anche chi ha già provveduto a testarne la bontà senza infrangere nessuna legge, visto che la Capitaneria di Porto ha confermato che «al momento questa specie non risulta essere protetta da alcuna restrizione di pesca».

Granchi blu nel piatto

E, gli entusiasti vacanzieri che li hanno assaggiati, dicono che siano buonissimi. Granchi blu che sono stati raccolti sulle spiagge a nord di Follonica: sarà per questo che in America, da dove sono arrivati con le zavorre d’acqua caricate sulle navi, se ne fa un consumo massiccio.

L’unico serio problema derivante dalla sua presenza riguardala loro voracità: questo crostaceo onnivoro e particolarmente aggressivo infatti mangia tutto ciò che si muove, piante incluse.

«Si potrebbe spiegare così la scomparsa delle tartarughe che avevano colonizzato da anni i fossi retrodunali e anche quella di altri animali che proliferavano negli ambienti umidi», spiega un esperto.

Probabilmente nel prossimo futuro questo diventerà un problema per l’intero ecosistema zonale, sempre che la pesca al granchio blu non diventi il passatempo dell’estate. In ogni caso occhio alle chele, forti e taglienti.

I granchi in vendita alla Coop

Unicoop Tirreno non si è fatta cogliere impreparata. I granchi blu sono buoni? Ce ne sono in abbondanza? E allora perché non venderli. Così dal 1° agosto, nei negozi della catena in cui si trova il banco della pescheria, da Livorno a Orbetello, è possibile acquistare anche questi prolifici e voraci crostacei, ottimi nel piatto, forniti dalla cooperativa lagunare “I pescatori”.

Peraltro, con poco meno di 9 euro se ne portano a casa un chilo, contro i 15-16 euro che si sborsano per la stessa quantità di granchi dell’Atlantico.

Nel video, ecco spiegato come pulirli, con quali accortezze e, soprattutto, come mettere in tavola fantastici (ed economici) tagliolini alla polpa si granchio

Autore

  • Chiara Pierini

    Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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