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Il casco e la cintura nera per l’addio ad Alfredo

I colleghi dell’assistente scelto Tognoni hanno aspettato l’arrivo del feretro in divisa: il saluto del comando della polizia municipale
Il feretro di Alfredo Tognoni con il casco e la cintura nera
Il feretro di Alfredo Tognoni con il casco e la cintura nera

GROSSETO. Hanno atteso l’arrivo del feretro in divisa per salutare il loro collega, ucciso da una terribile malattia a soli 64 anni. Sulla bara, al cimitero di Sterpeto, è stato messo il casco e la cintura nera che Tognoni aveva conquistato. 

Il cordoglio della polizia municipale

La polizia municipale di Grosseto piange la scomparsa del collega Alfredo Tognoni e si stringe al dolore della famiglia. Entrato a far parte dell’allora corpo dei vigili urbani nel 1983, Alfredo ha da sempre vestito la divisa del motociclista, prima come agente e poi come coordinatore chiudendo come responsabile della Sezione Quartieri fino a dicembre quando, per gravi motivi di salute, ha dovuto richiedere il pensionamento.

Nonostante il combattivo carattere e la forza di animo Alfredo ha dovuto arrendersi lasciando la moglie Carla, i figli Lorenzo e Giulia e i suoi colleghi tutti.

Tognoni aveva ricevuto due encomi, uno nel 2017 dal sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, per aver fermato e denunciato, insieme ad altri suoi colleghi, un pirata della strada e uno nel 2021 per aver trovato un documento falso durante i rilievi di un incidente.

 

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