I genitori di Leonardo: «Tre giorni senza dare l'ultimo saluto a nostro figlio» | MaremmaOggi Skip to content

I genitori di Leonardo: «Tre giorni senza dare l’ultimo saluto a nostro figlio»

Il dolore diventa rabbia all’obitorio. I genitori di Leonardo Di Marte: «Tre giorni fuori dalla cella frigorifera. Non possiamo vederlo e vestirlo». Arrivano i carabinieri
I genitori di Leonardo Di Marte (nel riquadro) si sfogano con amici e parenti fuori dall'obitorio del Misericordia
I genitori di Leonardo Di Marte (nel riquadro) si sfogano con amici e parenti fuori dall’obitorio del Misericordia

GROSSETO. Quasi tre giorni senza vedere il figlio dopo il drammatico incidente che l’ha strappato loro in una maledetta domenica di giugno. E al terzo giorno, oggi, martedì 4, senza avere comunicazioni ufficiali da nessuno, scoprono che non possono più vederlo perché la salma è stata conservata fuori dalla camera frigorifera.

Scoprono che non possono dargli l’ultimo saluto e scoprono che non possono vestirlo.

E scoprono anche che serve una nuova cassa perché, per le condizioni della salma lasciata in una stanza solo con aria condizionata, quella scelta il giorno prima non va più bene.

E lo strazio si aggiunge al dolore, la rabbia repressa per due giorni e mezzo esplode, mentre una folla di amici e parenti, in silenzio fuori dall’obitorio, cerca inutilmente di portare loro conforto.

All’obitorio arrivano anche i carabinieri.

Il dolore, la forza e la rabbia di Massimiliano e Enza

Stringi la mano a Massimiliano e Enza, i genitori di Leonardo Di Marte e senti il loro dolore, ma anche la loro forza. La tragedia di domenica, quando il figlio di 38 anni è deceduto nel drammatico scontro sulla Scansanese, insieme a Mattia Cappellani, 18 anni, anche lui morto nell’incidente, ha sconvolto per sempre le loro vite. Ma la tragedia la stavano affrontando con dignità, per quanto sia possibile quando il destino ti fa sopravvivere ad un figlio così giovane.

La salma di Leonardo è stata liberata dalla magistratura, dopo la ricognizione esterna, proprio questa sera, martedì 4. Ed in quel momento Massimiliano e Enza sono stati travolti da un nuovo dolore.

«Quel poco che abbiamo saputo – dice Massimiliano, il padre – lo abbiamo saputo solo attraverso Daniele Rocchi dell’impresa funebre. Mio figlio l’ho visto l’ultima volta domenica alle 15, quando sono stato chiamato per il riconoscimento. Aveva il viso sporco di sangue, ma era il mio Leonardo. Da allora, il buio e il silenzio, fino a quanto successo oggi».

All’obitorio ci sono solo tre celle frigorifere. Erano tutte piene. Così la salma di Leonardo è rimasta in una stanza con “solo” l’aria condizionata

«Mi hanno detto – dice la madre, Enza – che non posso più vederlo, neppure un’ultima volta. Che le condizioni in cui lo hanno ridotto non lo permettono. Che non possono vestirlo con l’abito che avevo preparato, che dovrò cambiare la cassa perché quella che avevo scelto non va più bene. Neppure un animale si tratta così, devono avere rispetto per il dolore di una madre. E invece non ne hanno avuto alcuno».

Arrivano i carabinieri all’obitorio, domani la denuncia

All’obitorio sono arrivati i carabinieri.

«Li abbiamo chiamati noi. Domattina andrò a fare una denuncia. Questo dolore in più non è sopportabile. Siamo persone, non siamo numeri. Eppure a Sterpeto le celle frigorifere ci sono. Ci sono a Siena, a Firenze, a Livorno. Potevano portarlo dove volevano, io sarei stata accanto a lui. Ci saremmo stati io e Massimiliano. Fino alla fine. Non si rendono conto che così ci hanno tolto davvero tutto».

La salma sarà quindi portata alla casa mortuaria Rocchi, accanto al cimitero di Sterpeto. La data del funerale è ancora da fissare. «Non siamo ancora riusciti a fissare un giorno e un’ora – dicono Massimiliano e Enza -. Stavamo trovando la forza per farlo, ma questa cosa ci ha distrutto».

 

 

 

Autore

  • Guido Fiorini

    Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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