I candidati del centrodestra: «Riportare la decisioni sul territorio» Skip to content

I candidati del centrodestra: «Riportare la decisioni sul territorio»

I candidati del centrodestra si presentano a Marina. La ricetta contro il caro bollette di Lolini: «Bisogna tornare al nucleare»
Mario Lolini, Roberto Berardi, Fabrizio Rossi e Simona Petrucci, i candidati del centrodestra
Mario Lolini, Roberto Berardi, Fabrizio Rossi e Simona Petrucci, i candidati del centrodestra

MARINA DI GROSSETO. Il ritorno al nucleare, sicuro e di ultima generazione, per combattere l’impennata pazzesca del costo dell’energia, ma anche il rigassificatore, il taglio delle tasse, il sostegno alle imprese e alla famiglia tradizionale: i candidati del centrodestra, insieme Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con un programma unico e condiviso, si presentano a Marina di Grosseto, all’Insolito Caffè, sul lungomare.

Ci sono Mario Lolini della Lega, Roberto Berardi di Forza Italia e Fabrizio Rossi (“Il Rossi giusto”, come sottolinea) e Simona Petrucci per Fratelli d’Italia. I primi due parlamentari uscenti, i secondi due assessori della giunta Vivarelli Colonna.

Per loro, in caso di elezione, non scatterà l’incompatibilità, come sarebbe stato per il sindaco, ma la loro posizione in giunta non è così solida.

Il sindaco Vivarelli Colonna, presente alla conferenza stampa, a domanda precisa ha un po’ dribblato la risposta, pur facendo capire il suo pensiero: «Già adesso con un solo impegno non sempre riusciamo a fare tutto – ha detto -, con il doppio il carico di lavoro diventerebbe difficile da gestire. Ma su questa cosa a decidere, nel caso, sarà un vertice di coalizione che faremo dopo la loro, certa, elezione».

Fabrizio Rossi, su questo, ha qualche certezza in più: «Io resto in giunta, in ogni caso». 

I candidati del centrodestra: riportare il potere decisionale sul territorio

I quattro candidati del centrodestra concordano soprattutto su un punto: va riportato il potere decisionale sul territorio. La nascita degli ambiti – dicono – ha portato alla creazione di “grandi carrozzoni” lontani dal territorio e dai cittadini, dai rifiuti, all’acqua, ai trasporti, alla sanità.

«Prima dell’introduzione dell’Ato la Tari costava la metà di adesso – dice Simona Petrucci, che a Grosseto è assessore all’ambiente -. Eppure, per quanto ci arrabbiamo, siamo costretti a tenerci Sei Toscana per vent’anni. E, oltre a essere caro, come funziona il servizio voluto dalla sinistra è sotto agli occhi di tutti».

Lo stesso accade per l’acqua, i trasporti, la sanità: «La sanità toscana voluta da Enrico Rossi, il Rossi sbagliato – dice Fabrizio Rossi – è un disastro. Prima da assessore, poi da presidente della Regione, ha creato un carrozzone lontano dalla gente, dagli utenti. Mancano medici, infermieri, operatori sanitari: ogni giorno i sindacati denunciano il disastro, ma chi ne ha bisogno se ne accorge toccando con mano la situazione».

«Noi vogliamo che il potere di decidere – aggiungono Mario Lolini e Roberto Berardi – torni nelle mani dei sindaci. Che siano loro ad affidare i servizi sul territorio a chi fa le condizioni migliori, dopo una gara pubblica. Così siamo in un meccanismo che ha la testa a Firenze e che ci travolge senza avere alcuna possibilità di incidere. Hanno creato dei carrozzoni e a pagarne le conseguenze sono i cittadini».

E poi le tasse. Berardi parla chiaro: «Nel programma loro hanno anche la patrimoniale, oltre alla riforma del catasto per alzare gli estimi. Il centrosinistra ha una ricetta opposta alla nostra, che pensiamo invece a far calare la pressione fiscale. Anche per aiutare le aziende ad assumere».

I quattro candidati per la Camera e il Senato

  • Fabrizio Rossi e Simona Petrucci entrambi di Fratelli d’Italia, sono candidati per tutta la coalizione di centrodestra nei collegi uninominali di Camera e Senato.
  • Fabrizio Rossi, oltre che concorrere nel collegio uninominale Camera dei Deputati (circoscrizione Grosseto-Siena) per la coalizione di centrodestra è anche candidato in seconda posizione nel listino proporzionale, sempre alla Camera nella circoscrizione Livorno-Elba-Grosseto-Siena-Arezzo per la lista Giorgia Meloni-Fratelli d’Italia
  • Simona Petrucci correrà per tutta la coalizione di centrodestra, collegio uninominale Senato della Repubblica nella circoscrizione Grosseto-Siena-Arezzo
  • Mario Lolini è candidato nel collegio plurinominale per la Camera dei Deputati (circoscrizione Grosseto-Siena) nella lista Lega-Matteo Salvini Premier.
  • Roberto Berardi, candidato collegio plurinominale Camera dei Deputati (circoscrizione Grosseto-Siena) nella lista Forza Italia-Berlusconi Presidente-Partito Popolare Europeo.

Il nucleare sicuro e pulito come risposta al caro-bollette

«Il caro-bollette è la vera emergenza di questo periodo – spiega Mario Lolini, deputato uscente della Lega -. Le aziende, in particolare quelle più piccole, sono in ginocchio. E in autunno e in inverno sarà ancora peggio».

«Purtroppo noi dipendiamo troppo dal metano, la metà dell’energia elettrica in Italia è prodotta con le centrali a gas naturale. Non ce lo possiamo più permettere. Per questo credo che si debba tornare al nucleare, purtroppo bocciato dal referendum del 1987. Le nuove centrali, di quarta generazione, sono sicurissime e non producono scorie. Accanto a queste bene il fotovoltaico, l’eolico e il geotermico, ma non bastano».

Fabrizio Rossi: «Con il Rossi sbagliato un assist dalla sinistra»

Fabrizio Rossi attacca senza giri di parole il suo avversario nell’uninominale, Enrico Rossi: «Candidando il Rossi sbagliato la sinistra ci ha fatto un favore, perché qui in Maremma, che ha sempre avversato, ben lo conoscono».

«Prima ha cancellato il sistema di autogoverno delle autonomie locali, poi, con la creazione delle tre Asl, ha mortificato il servizio sanitario locale nella nostra provincia, privando i cittadini di servizi essenziali. Vogliamo poi parlare della creazione delle mega aziende per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti? I famosi carrozzoni che hanno portato solo aumento dei costi per le famiglie e nessun beneficio sul fronte di una programmazione e di una gestione economica soddisfacente del servizio».

«E vogliamo parlare di altro carrozzone come quello della creazione di un’unica autorità regionale per la gestione del servizio idrico, preludio alla creazione di un’unica azienda di gestione dell’acqua, dopo che già le attuali aziende hanno portato le tariffe della Toscana ad essere le più alte d’Italia. Oppure dell’appalto unico per la gestione del trasporto pubblico locale, che ha già portato ad una perdita di efficienza e ad una rarefazione del servizio».

«E poi l’azienda regionale unica per il Diritto allo Studio Universitario: metà delle mense e delle case dello studente, ad esempio a Siena, sono chiuse. E delle infrastrutture che dire? Corridoio Tirrenico, ecc. I disastri sono sotto gli occhi di tutti, per fortuna».

Simona Petrucci, rivedere la legge sulla Bolkestein

Simona Petrucci punta il dito anche sulla legge di attuazione della direttiva Bolkestein: «La legge va oltre quanto previsto dalle norme. Di fatto vengono distrutte aziende costruite negli anni con il lavoro. La nostra presentazione qui a Marina non l’abbiamo fatta per caso, siamo vicini agli imprenditori balneari».

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