GROSSETO. Intensificati i controlli dei carabinieri forestali del nucleo di Grosseto insieme alla Asl — Unità funzionale sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare delle zone Grossetana, Amiata grossetana e Colline metallifere — sugli allevamenti amatoriali di animali da compagnia.
Durante uno di questi controlli, i militari hanno scoperto in città un allevamento di cani cocker spaniel inglese non registrato, ma di fatto finalizzato alla vendita di cuccioli.
Dodici cuccioli pronti per la vendita
La segnalazione di un’associazione di settore ha portato i carabinieri a un capannone accanto a un’abitazione privata. All’interno, i forestali hanno trovato diverse fattrici, due delle quali avevano appena partorito.
In tutto erano presenti 19 cani, tra cui 12 cuccioli, alcuni già pronti per essere ceduti.
L’allevamento, tuttavia, non risultava registrato presso la Asl come previsto dalla normativa di settore. Durante il sopralluogo sono stati inoltre riscontrati movimenti di cuccioli mai tracciati, un contesto che facilita il traffico clandestino di animali e la perdita di ogni controllo sanitario.
Cuccioli venduti a oltre mille euro ciascuno
Secondo gli accertamenti, ogni cucciolo sarebbe stato venduto a più di mille euro, alimentando un commercio redditizio ma totalmente illegale.
Il primo caso di allevamento “fantasma” in Toscana
Si tratta del primo caso in Toscana di allevamento amatoriale “fantasma”, scoperto grazie alla collaborazione tra Asl e carabinieri forestali.
Per il titolare sono scattate le sanzioni amministrative previste dalla legge, mentre sono in corso ulteriori verifiche per accertare eventuali altre irregolarità.
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