GROSSETO. «Una città è davvero di tutti solo se tutti possono viverla senza ostacoli». Parte da qui la riflessione pubblica del Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei Diritti umani (CNDDU), dopo la comunicazione ricevuta da Diego Montani, garante della disabilità del Comune di Grosseto.
La lettera del garante arriva al termine di alcuni sopralluoghi nell’area di piazza De Maria e lungo i collegamenti con il centro storico, zone oggi interessate dal progetto Greenway. Un progetto non ancora concluso, ma già aperto al transito pedonale e veicolare.
Ed è proprio questo, secondo il CNDDU, il punto centrale: se uno spazio è aperto, deve essere anche sicuro e accessibile.
«Interventi temporanei per non lasciare indietro nessuno»
Il Coordinamento chiarisce che non si tratta di una critica al progetto, ma di una richiesta di attenzione. «Pur comprendendo che i lavori siano in corso – spiegano i docenti – riteniamo opportuno adottare accorgimenti temporanei per favorire una fruizione più serena da parte di tutti, in particolare delle persone con disabilità».
Secondo le osservazioni del garante, il collegamento tra via dei Mille, Porta Vecchia e il centro storico, oggi utilizzato anche da persone con mobilità ridotta, potrebbe essere migliorato con attraversamenti più leggibili e facilmente utilizzabili.
Piazza De Maria e i percorsi da rendere più chiari
Un’altra area sotto osservazione è piazza De Maria, soprattutto nella zona della ruota panoramica. Qui, viene segnalato, l’aggiunta di elementi di guida potrebbe rendere i percorsi più intuitivi e sicuri.
«Utenti in carrozzina, persone ipovedenti o non vedenti – ricorda il CNDDU – hanno bisogno di riferimenti chiari. Ma percorsi più leggibili aiutano tutti, anche chi attraversa la piazza a piedi».
Percorsi tattili e attraversamenti: serve continuità
Dalle segnalazioni emerge anche un altro tema delicato: i percorsi tattili. Strumenti fondamentali per l’orientamento, che però non sempre trovano continuità negli attraversamenti pedonali adiacenti.
In zone con traffico intenso, sottolinea il Coordinamento, una maggiore integrazione tra segnaletica, attraversamenti e moderazione della velocità potrebbe migliorare sensibilmente la percezione di sicurezza.
Collegamenti verso piazza del Mercato
Criticità simili vengono segnalate anche nei collegamenti verso piazza del Mercato, in particolare nell’area della pista del ghiaccio. Qui l’individuazione di corridoi pedonali protetti potrebbe evitare che i cittadini debbano camminare sulla carreggiata.
Un problema che diventa ancora più evidente nelle ore serali e notturne.
Marciapiedi, arredi e ostacoli
Il CNDDU richiama inoltre l’attenzione su altri elementi spesso sottovalutati: percorsi tattili ostruiti, passi carrabili poco leggibili vicino a scuole e luoghi culturali, arredi urbani e cestini posizionati su marciapiedi già stretti.
«Una verifica complessiva dell’impatto di questi elementi – spiegano – potrebbe portare a soluzioni più equilibrate e inclusive».
«Nessuna polemica, solo collaborazione»
Il Coordinamento tiene a precisare che le osservazioni non hanno carattere polemico. «Non vogliamo attribuire responsabilità – affermano – ma contribuire a un miglioramento continuo della qualità urbana».
L’accessibilità universale viene indicata come un obiettivo condiviso, che richiede ascolto, confronto e gradualità, soprattutto in una fase di trasformazione della città.
Un’occasione educativa per tutta la comunità
In quanto docenti di Diritti umani, i firmatari vedono nel tema dell’accessibilità anche una forte valenza culturale ed educativa. «Parlare di accessibilità significa rafforzare il senso di comunità e di appartenenza».
Il CNDDU accoglie con favore la disponibilità del garante della disabilità a partecipare a sopralluoghi congiunti e auspica un dialogo costante tra amministrazione, figure di garanzia e cittadini.
Perché, come ricordano in chiusura, «una città attenta alle esigenze di tutti è una città che cresce nel rispetto reciproco e nella coesione sociale».




