Grosseto calcio, diteci qualcosa invece di fare silenzio stampa Skip to content

Grosseto calcio, diteci qualcosa invece di fare silenzio stampa

Al momento non si sa ancora (ufficialmente) chi sia il nuovo presidente del Grosseto calcio. Che parlerà solo sabato mattina
L'ormai ex presidente del Grosseto calcio Nicola Di Matteo con il sindaco Vivarelli Colonna, alla presentazione della squadra al Cassero, il 25 agosto
L’ormai ex presidente del Grosseto calcio Nicola Di Matteo con il sindaco Vivarelli Colonna, alla presentazione della squadra al Cassero, il 25 agosto @maremmaoggi

GROSSETO. Parlate, non fate silenzio stampa. La città e i tifosi hanno diritto di sapere cosa sta succedendo al Grosseto calcio, perché è stato venduto, chi è il nuovo proprietario.

Invece, per il momento, si annuncia solo un generico silenzio stampa. Che, viene precisato, non è contro la stampa, ma solo per tenere tranquilla la squadra. 

Al momento, ufficialmente, ci è stato comunicato solo che sabato 10 (alle 12, a Roselle) parlerà il nuovo presidente. Senza dirci chi è.

E, dopo il 3-0 di Poggibonsi, la squadra domenica 11 è di nuovo in campo, allo Zecchini, con il Seravezza-Pozzi. 

Grosseto calcio, cosa sappiamo al momento

I fatti che sappiamo, al momento, sono questi.

Nicola Di Matteo ha comprato il Grosseto calcio a fine dicembre scorso. Nel mercato di gennaio ha cambiato allenatore, ma non ha rinforzato abbastanza la squadra per salvarsi, tanto che è retrocessa in serie D. Il tentativo di ripescaggio in C non è andato a buon fine.

Nell’estate, nonostante i ritiri da squadra di categoria superiore, non sono arrivati giocatori ritenuti in grado di tentare la scalata alla C. Ne ha fatte le spese il direttore sportivo Quistelli, cacciato prima dell’inizio del campionato. Negli stessi giorni se n’è andato anche Cretella, finito al Livorno. Il nuovo ds Ciccone ha messo qualche toppa, firmando tre rinforzi in pochi giorni, fra i quali il gradito ritorno di Ciolli.

La cessione lampo, a Roma

Nei giorni scorsi Nicola Di Matteo, dopo aver liquidato l’ultimo socio della Dbm (proprietaria del 90% del Grosseto Calcio) e averne quindi acquisito il totale controllo, durante un incontro a Roma che doveva essere per fare entrare un socio di minoranza, ha colto la palla al balzo e ha ceduto tutto il Grosseto. 

Trattativa lampo, che sarà formalizzata con il contratto definitivo domani, venerdì 9. La sua presidenza è durata meno di un parto, 8 mesi e mezzo. Crediamo, non ce ne voglia il quasi ex presidente, che questa breve parentesi sarà dimenticata in fretta dalla città e dai tifosi.

Il nuovo presidente dovrebbe essere Salvatore Guida ma, al momento, nessuno l’ha ancora detto ufficialmente. Si dice solo dietro alle quinte, per ora. Nel caso sia confermato che l’acquirente è Salvatore Guida, come detto il contratto definitivo è in programma venerdì 9, di lui si sa che è il titolare di una società che si occupa di compravendita di ristoranti. Che, stando al bilancio depositato in Camera di Commercio, non pare in grado di sostenere una squadra in serie D. Probabilmente avrà altri alle spalle, lo sapremo sabato.

Neppure il sindaco, che pure aveva accolto Nicola Di Matteo e che deve tutelare l’immagine della città, sa ancora nulla di ufficiale.  

Tutto questo a campionato iniziato e con in corso una campagna abbonamenti con il curioso hashtag #iomenefrego.  

Quindi, parlate. Dite cosa si deve aspettare la città. Abbiate rispetto di tanti tifosi che, nonostante tutto, scrivono ancora “Forza Grifone“.

Perché il popolo biancorosso ha voglia di rivedere un Grifone vincente, ma i rapporti devono essere ricostruiti quasi da zero. Perché il Grosseto calcio, chiunque sia il presidente, è patrimonio della città. Una città stanca di vedere presidenti che arrivano e se ne vanno, senza un progetto a lunga scadenza.

 

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