GROSSETO. Domani, sabato 30 luglio alle 18, all’ombra del monte Rucino a Roccaporena (frazione di Cascia), il Grifone si troverà di fronte la Primavera della Lazio.
È la prima amichevole di una squadra completamente rinnovata nei singoli, nella panchina, nello staff tecnico. Una rivoluzione totale, categoria compresa, che ha coinvolto anche i vertici societari. Di riflesso anche il popolo biancorosso.
I tifosi aspettano segnali
Occorre dirlo senza nascondersi dietro a inutili similitudini: la fiducia è latitante ad ogni livello.
La crudezza del dato non deve spaventare, è fisiologica. Dopo un’operazione a cuore aperto si apre una fase delicata, che si definisce “coma farmacologico”, con il paziente monitorato in sala rianimazione e la prognosi resta riservata.
Siamo in questa situazione, siamo nella sfera del silenzio in attesa di segnali di risveglio. Siamo tutti pazienti, tutti. Anche la nuova proprietà. Non ci sono sicurezze concrete, ci si aggrappa solo alla convinzione, alla speranza di aver operato perbene e per conto del Grifone. E questo lo dirà solo il futuro.
In quest’ottica tutto il resto è superfluo, anzi è zavorra da gettare per alleggerire gli animi, addolcire risvolti negativi, sotterrare rimpianti e visioni di un calcio utopistico quanto meraviglioso da portare avanti. Il calcio è diviso in due: da una parte vive l’amore leale del popolo, dall’altro comandano i dollari. La convivenza è molto instabile.
Comunque la realtà va accettata quanto osservata con attenzione senza chiusure programmate ma con lo spirito libero di chi non accetterà mai nessun compromesso morale, che possa macchiare la maglia e il passato dell’uccellaccio.
Per adesso accontentiamoci di ascoltare il cuore.
Autore
-
Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli