Grifone: la nuova società subito alla prova col Flaminia | Skip to content

Grifone: la nuova società subito alla prova col Flaminia

Si sono presentati il neopresidente Antonio Fiorini e il nuovo direttore sportivo Filippo Vetrini. Domenica la partita col Flamina richiederà particolare determinazione
Niccolò Rotondo
Niccolò Rotondo

«GROSSETO. La sala è la stessa, quella del centro sportivo di Roselle, l’orario pure. Qui, ventiquattro ore prima, la storia del Grifone aveva protocollato il suo nuovo proprietario, le cui parole adesso sono incise nelle pareti della stanza. Le emozioni non mutano, anzi sono in aumento. La tanta gente presente si affaccia come sul molo. Dopo l’ingresso della “Amerigo Vespucci” adesso si saluta il neopresidente Antonio Fiorini e il nuovo direttore sportivo Filippo Vetrini. Altre due navi da crociera.

L’abbigliamento di Fiorini è informale come se fosse in partenza per l’ennesima trasferta del Grifone, ha anche la solita, gloriosa sciarpa biancorossa. Se è emozionato non si nota ma è a suo agio. Vetrini ha la giacca, anomalia da registrare, nel taschino spunta un fazzolettino subito spiegato come «L’ultimo tocco di mia moglie e non vi abituate a vedermi con la giacca». Anche Vetrini è a suo agio.

Filippo Vetrini Antonio Fiorini nella sala stampa del Grosseto a Roselle tra i simboli del grosseto calcio
Filippo Vetrini e Antonio Fiorini

Il presidente: «Rinforzare il centrocampo e l’attacco»

«Non avverto sensazioni particolari, orbito intorno al pianeta Grosseto da tantissimi anni, mi sento solo il primo tifoso – esordisce Fiorini – E da tifoso ringrazio Lamioni per avere salvato la società da una sorte funesta dimostrando reale senso d’appartenenza. Non la prima volta che Lamioni si accosta al Grifone, lo fece nel 1995 dopo le macerie lasciate dalla presidenza Anzidei. Ora ha centrato l’obbiettivo. Personalmente – continua – spero di dare di più come presidente che come tifoso. Il passo iniziale è togliersi dall’impaccio di una classifica non bella stabilizzando il cammino sportivo della squadra. Per quello che ho visto avverto la necessità di rinforzare il centrocampo e l’attacco. Mi auguro anche di fare altre 1000 trasferte nel settore ospiti. Alla rosa dico che adesso non esistono più alibi e di andare in campo con uno spirito diverso. Come ho saputo dell’incarico? Dalla personale telefonata di Lamioni – conclude – pensavo ad uno scherzo, sono trascorsi diversi istanti per capire che non lo era».

Vetrini: «Cerchiamo di non sciupare il giovane Rotondo»

«Sono diversi i motivi che mi hanno fatto approdare al Grosseto – ricorda – Primo perché è impossibile dire di no, secondo perché dire no a mio cugino Lamioni non sarebbe stato reale, terzo perché dopo 12 anni e mezzo al Follonicagavorrano, dove ho stabilito molti record, avvertivo la necessità di aprire nuove pagine alla mia carriera. Ho trovato una situazione tecnica molto particolare. Una rosa di 31 giocatori è pura follia non solo in serie D ma anche ai mondiali. È una situazione creata da altri, quindi mettiamoci un punto. Ho il massimo rispetto per tutti i componenti dello spogliatoio – continua Vetrini – che hanno vissuto fino ad ora in maniera molto delicata la stagione».

«Ci attende un mercato invernale molto difficile anche se Grosseto è un nome che attira. Nel calcio i matrimoni si celebrano in tre – elenca – chi vuole compare, chi è al centro della trattativa e la società che ne detiene il cartellino. Fare combaciare il triangolo è lavoro certosino e richiede pazienza e tanta diplomazia. Cretella? – sorride sornione – Vedremo. A proposito di giocatori devo fare una raccomandazione. Cerchiamo di non sciupare il giovane Rotondo, ho sentito in giro voci che vanno contro il ragazzo e non mi piacciano assolutamente. I giovani vanno sempre aiutati, a prescindere. Per quanto riguarda il tecnico Liguori – termina Vetrini –  ho capito che è una bella persona e un bravo allenatore. Ho visto l’allenamento apprezzandone l’intensità, ha la possibilità di fare un ottimo lavoro insieme al suo staff».

Andrea Liguori: «L’ingresso di Lamioni in società ha generato un entusiasmo incredibile»

«Non posso nascondere la felicità che provo in questo momento – dice l’allenatore – ma il Flaminia merita i riflettori. È una squadra che ha sempre navigato in zone alte della classifica, è formata da tanti giocatori che stanno insieme da diversi anni, inoltre viene da sei risultati utili consecutivi. Quindi è una squadra importante. Noi affronteremo questa sfida in maniera diversa, e mi spiego. Vi assicuro che l’ingresso di Lamioni in società – procede il tecnico – ha generato un entusiasmo incredibile. In poche parole, il patron ha innescato delle dinamiche all’interno del gruppo di grande spessore, ha regalato uno slancio di assoluto valore, che non vedevo da tempo. Personalmente mi ha toccato».

Andrea Liguori, tecnico del Grosseto
Andrea Liguori, tecnico del Grosseto

«Se prima essere di questa società era un privilegio, adesso abbiamo l’obbligo, tutti, di difendere la maglia e la città con il coltello tra i denti – ha detto Liguori – In un solo giorno Lamioni ha spazzato via tutti i problemi riportando il sole sopra il  Grosseto calcio. Sono contento delle parole di stima usate da Lamioni per me e il mio staff – conclude – Tornando al calcio giocato devo confermare che 7 componenti la rosa sono fuori dal progetto, sono 7 ragazzi che vanno ringraziati per quello che hanno fatto in un periodo buio».

La partita col Flaminia: le anticipazioni

Liguori entra poi nei meandri della gara col Flaminia: «Non sono disponibili Scaffidi per problemi fisici e Bramati colpito da influenza, Bruno sta bene – rassicura Liguori – Sono orientato a schierare subito Rotondo, Padulano andrà in panchina, per il portiere ho ancora qualche dubbio. Quella col Flaminia deve essere “La” partita. Abbiamo lavorato sulla parte tattica e sui gesti tecnici, dovremo essere più cattivi e decisi. Corre l’obbligo – termina – di non lasciare nulla di intentato, adesso è caduto qualsiasi alibi, in questo mi ci metto anch’io, dobbiamo portare a casa dei punti, essere all’altezza della nuova società».

Liguori guarderà la partita dalla tribuna per una, nuova, giornata di squalifica rimediata ad Arezzo. In panchina Salvatore Bevo, allenatore in seconda.

I convocati: Aleksic, Battistoni, Bova, Bruno, Carannante, Cesaroni, Ciolli, Cipolletta, Crivellaro, Di Bonito, Gil De Oliveira, Luzzetti, Martino, Padulano, Plitko, Rotondo, Tiberi, Tripicchio, Veronesi. A questi si aggiungono Veglianti, Passalacqua e Fralassi, tutti del 2005.

Programma serie D girone E 13° turno (27/11/22 alle 14:30)

Città di Castello – Sporting Club Trestina (Mazzoni di Prato; 1° ass. Bettazzi di Prato, 2° ass. Stella di Grosseto)

Ghiviborgo – Orvietana (Esposito di Ercolano; 1° ass. Perri di Lamezia Terme, 2° ass. Greco di Nichelino)

Grosseto – Flaminia Civitacastellana (Pascuccio di Ariano Irpino; 1° ass. Meglio di Napoli, 2° ass. Amarante di Castellammare di Stabia)

Livorno – Tau Calcio Altopascio (Fantozzi di Civitavecchia; 1° ass. D’Alessandris di Frosinone, 2° ass. Dattilo di Roma 1)

Mobilieri Ponsacco – Poggibonsi (Zammarchi di Cesena; 1° ass. Gibin di Chioggia, 2° ass. Petarlin di Vicenza)

Montespaccato – Pianese (Tomasi di Lecce; 1° ass. De Palma di Molfetta, 2° ass. Cantatore di Molfetta)

Ostia Mare – Arezzo (Manzo di Torre Annunziata; Persichini di Macerata, 2° ass. Piccinini di Ancona)

Seravezza Pozzi – Follonicagavorrano (Bonasera di Enna; 1° ass. Scionti di Roma 1, 2° ass. Negro di Roma1)

Terranuova Traiana – Sangiovannese (Acquafredda di Molfetta; 1° ass. Tasciotti di Latina, Ceci di Frosinone)

 

Classifica

Pianese 29

Arezzo 27

Poggibonsi 23

Flaminia Civitacastellana 21

Livorno 20

Mobilieri Ponsacco 19

Follonicagavorrano 18

Sporting Club Trestina 16

Sangiovannese 16

Città di Castello 16

Ghiviborgo 14

Seravezza Pozzi Calcio 14

Tau Calcio Altopascio 12

Montespaccato 12

Ostia Mare 12

Grosseto 11

Terranuova Traiana 7

Orvietana Calcio 6

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati