GROSSETO. C’è un luogo, nel cuore di Grosseto, in cui la tradizione non è solo un valore da custodire, ma un fatto quotidiano, vivo, concreto. È la storia della famiglia Stoppa, gioiellieri dai primi anni ‘60, quando Marcello Stoppa, orafo appassionato e di grande talento, apre la sua prima bottega in città.
Un laboratorio in cui le mani sapevano trasformare i metalli in forme armoniose e durevoli e dove ogni cliente entrava con la certezza di trovare non solo un gioiello, ma qualcuno capace di ascoltarlo.
Dal laboratorio di babbo Marcello ai tre punti vendita di oggi
Negli anni successivi, quel laboratorio ha visto crescere i quattro figli di Marcello, ora al timone di una delle realtà commerciali più storiche della città di Grosseto: Marco, Simone, Matteo e Michele, che tra lime, incudini, pietre preziose e racconti di bottega hanno imparato un mestiere prima ancora che una professione. Ognuno di loro, con il tempo, ha trovato la propria strada all’interno dell’azienda: chi più incline alla gestione, chi alla scelta degli assortimenti, chi al rapporto con il pubblico, chi alla parte orafa e tecnica. Sono proprio queste loro differenze a rendere la squadra Stoppa forte, complementare e armonica.
Oggi la famiglia Stoppa guida tre punti vendita: due nel centro storico di Grosseto e uno all’interno del centro commerciale Maremà.
Una crescita importante, che però non ha scalfito l’essenza con cui tutto è cominciato: famiglia, tradizione, professionalità. Valori semplici, ma solidi; gli stessi che, ancora oggi, fanno sì che molti clienti non entrino “in negozio”, ma “dagli Stoppa”, come se varcare quella soglia fosse un po’ come andare a trovare persone di fiducia.

Tra porte blindate e tavolate di famiglia
Quando arriviamo per l’intervista, i fratelli ci conducono in un luogo che non ci si aspetterebbe. Per raccontarci la loro storia scelgono infatti la sala riunioni ricavata nel caveau della vecchia Banca d’Italia, una stanza dalle porte blindate e dalle pareti spesse, che oggi custodisce idee e progetti invece che denaro. È qui che si confrontano, discutono, immaginano il futuro. È qui che prendono forma le decisioni importanti. L’atmosfera è particolare: un misto di passato istituzionale e presente familiare, un luogo quasi simbolico per un’azienda che ha fatto della solidità un pilastro.
Mentre parliamo, uno dei fratelli ricorda un aneddoto che tutti, a turno, confermano con un sorriso. Per anni, infatti, ogni scelta significativa dell’azienda veniva affrontata attorno al tavolo di casa di mamma e babbo. La regola era chiara, quasi rituale: niente mogli. Solo loro quattro e i genitori. La madre cucinava, come quando erano ragazzi, e il padre li ascoltava, li interrogava, li guidava con quella pacatezza autorevole che appartiene solo a chi ha vissuto il mestiere sulla propria pelle. «Eravamo di nuovo bambini – raccontano – solo che invece dei compiti dovevamo decidere investimenti, nuovi punti vendita, cambi di direzione». Una scena semplice, domestica, eppure capace di restituire tutta l’anima dell’azienda: un’impresa cresciuta intorno a una tavola apparecchiata, più che a una scrivania.
Crescere senza perdere l’anima
Nonostante l’ampliamento e il passare del tempo, gli Stoppa non hanno mai abbandonato la loro radice artigiana: continuano a fare oreficeria, a creare, riparare, trasformare. L’abilità del padre orafo vive nelle mani dei figli, nelle scelte di qualità, nel desiderio di offrire un servizio che non sia mai impersonale. «È questo – spiegano – che ci lega ai clienti: la sensazione che qui ci sia qualcuno che ti conosce, che sa consigliarti davvero». E infatti molte delle persone che entrano nei loro negozi tornano da generazioni: per un fidanzamento, un anniversario, una nascita, un traguardo importante. Rapporti che si intrecciano con la vita e che, spesso, finiscono per assomigliare più all’amicizia che al commercio.
Nel caveau, mentre la conversazione scorre, emerge un tratto distintivo della famiglia Stoppa: la capacità di crescere senza snaturarsi. Un equilibrio raro, fatto di rispetto reciproco, stima, capacità di ascolto. Quattro fratelli che lavorano insieme da una vita, ciascuno con il proprio carattere, ma con una visione comune. «Noi siamo così – dicono quasi in coro – una squadra. È il nostro modo di essere».
Ed è forse proprio questo il segreto di una gioielleria che, da oltre cinquant’anni, non è solo un negozio, ma un pezzo di storia della città: la certezza che dietro ogni scelta, ogni consiglio, ogni gioiello, ci sia una famiglia che porta avanti un mestiere con lo stesso impegno, la stessa dedizione e lo stesso amore con cui Marcello aprì la sua prima bottega.
Per il tuo Natale scegli gli Stoppa
In un mondo in cui tutto corre veloce, entrare dagli Stoppa significa fermarsi un momento e ritrovare il valore delle cose fatte con cura e, allora, quale periodo migliore del Natale per scegliere un dono che sappia parlare di affetto, di attenzione e di storia? Nei tre punti vendita Stoppa, troverai non solo un’ampia selezione di gioielli, ma soprattutto una famiglia pronta ad ascoltarti e a guidarti nella scelta del regalo perfetto.
Quest’anno per i tuoi doni di Natale lascia che a brillare siano le mani e l’esperienza di chi tramanda un mestiere da oltre cinquant’anni.
Gli Stoppa ti aspettano: dove ogni regalo diventa un ricordo prezioso.

Corso Carducci 48, 58100 Grosseto






