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Follonica, La duna tuona: «Addio al lungomare»

L’associazione La duna, lancia un allarme sul prossimo intervento dell’amministrazione follonichese sugli alberi del lungomare
Lungomare di Follonica - foto di Marco Stefanini
Lungomare di Follonica – foto di Marco Stefanini

FOLLONICA. Il lungomare di Follonica sembra destinato a cambiare, in parte, il suo volto.

L’associazione La duna invita l’amministrazione comunale ad un confronto, il taglio degli alberi messo in calendario, potrebbe essere rivisto.

Marco Stefanini, parlando dell’intervento, parte da lontano, parlando della pineta: «La pineta come è stata conosciuta e vissuta da intere generazioni di follonichesi e turisti è solo un triste ricordo che si sta sempre più deteriorando, morendo. Una parziale ripiantumazione venne fatta agli inizi del 2000 e poi un piccolo intervento visibile da tutti con Benini. Per il resto dozzine e dozzine di pini sono stati, giustamente, tagliati perché pericolosi e morti ma aldilà di questo non si è provveduto al loro ricambio. Nessun segno di intervento concreto, forte, che possa dare speranza a Follonica di riavere tra un po’ di anni, la sua pineta».

Marco Stefanini sul sito storico dell'ex cava
Marco Stefanini, qui sul sito storico della Baciocca

«In tutto questo – prosegue Stefanini – si inserisce il discorso molto divisivo del verde pubblico, dove sembra quasi che gli alberi vengano visti come il nemico da sconfiggere: mancano all’appello più di 170 alberi tagliati e mai reimpiantati. Senza contare i pini mancanti solo nella pineta di ponente, quella del “parco dei bimbi e pista dei pini”. Lo stesso destino, se non si comincia ad intervenire, aspetta quella di levante».

«Molti denari sono stati investiti nel verde pubblico ma solo un’esigua parte è destinata al reimpianto di alberi, visto che la gran parte viene spesa in manutenzioni. Che vanno bene, ci mancherebbe, solo che andrebbero valutati come e dove vengono fatti gli interventi e forse sarebbe meglio fare una potatura in meno ed avere un albero in più. La delibera sul verde pubblicata pochi giorni fa indica , inoltre, un intervento monstre sul tratto centrale di viale Italia, dove gli alberi esistenti verranno estirpati perché causa di danni alla pavimentazione stradale ed arredi».

Questo intervento, infatti, è il vero oggetto dell’allarme lanciato dall’associazione.

 

Gli alberi sembrano destinati al taglio

Come dice Stefanini: «Ora riteniamo logico che un intervento ci debba essere visti i punti critici rilevati in mattonelle rotte, rialzi delle formelle ecc. Ma ci chiediamo perché si debbano tagliare via gli alberi invece di rimodellare semplicemente gli spazi dove il tronco è cresciuto, magari allargandoli , rialzandoli, inserendoli in maniera nuova nell’insieme del viale».

«Perché tagliare via alberi già grandi e con una bella ombreggiatura per ripiantarne, forse, altri più piccoli che ci metteranno decenni ad arrivare ad avere la stessa funzione degli esistenti? Non sarebbe meglio risparmiare questi e con gli stessi soldi piantarne altri ? Chi ci assicura poi che non faranno la fine delle tamerici davanti a piazza Socci, tagliate e sostituite dal betonell?».

L’amministrazione, con le parole di Andrea Pecorini, il vicesindaco, dichiara: «Nella riqualificazione del lungomare stiamo valutando la sostituzione di alcune piante che hanno purtroppo fortemente danneggiato la pavimentazione della via. L’intervento prevede l’allargamento delle formelle dove sono inseriti gli alberi, troppo piccole, e la sistemazione della strada. Gli interventi su quel tratto di strada risalgono a una ventina di anni fa e vogliamo restituire a Follonica un lungomare bello e accogliente. Le piante saranno sostituite con altre più adatte, probabilmente dei platani, gli stessi che si trovano nella zona nord della via, dopo l’edicola. Gli interventi rientrano all’interno del piano del decoro e del verde cittadino».

Forse c’è ancora spazio per un dialogo sul futuro di questi alberi che sembrano destinati ad un taglio per una sostituzione, punto fermo per entrambe le parti, comunque, rimane la volontà della presenza di un lungomare alberato, carattere oramai caratteristico di quel tratto di lungomare follonichese.

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