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Festa della polizia in chiaroscuro – IL VIDEO

Il sindacato diserta la cerimonia: «Pochi poliziotti, così non si garantisce il servizio». Davanti alla questura prosegue il presidio degli apolidi. Tutti i premiati al teatro degli Industri

GROSSETO. È stata una festa in chiaroscuro quella per il 172° anniversario della fondazione della polizia di Stato, che è cominciata in questura con la deposizione della corona d’alloro ai Caduti.

La cerimonia, per la prima volta, si è tenuta nella piazza d’Armi, di fronte alla targa dedicata a Giacomo Saporito, il primo caduto della polizia di Stato. 

Da una parte, l’importanza e la solennità dell’anniversario, dall’altra la protesta del Sindacato italiano appartenenti alla polizia che ha deciso di non partecipare

E per finire, la presenza del gruppo di apolidi che sta continuando, ormai da una settimana, il presidio di fronte alla questura. 

Chiamate di soccorso, 8 interventi al giorno

L’attività della questura è stata raccontata dal questore Antonio Mannoni nel suo discoro al Teatro degli Industri. Attività che ha visto gli agenti impegnati su strada, con 6.000 autopattuglie, per un totale di più di 12.000 operatori complessivamente impegnati.

Complessivamente in un anno sono state controllate circa 48.000 persone, 29.000 veicoli e quasi 36.000 documenti di identità; i posti di controllo sono stati quasi 4.000, a testimonianza di una presenza forte sul territorio.

Attraverso il 112, sono arrivate al centralino della questura oltre 9.000 chiamate di soccorso da cui sono scaturiti circa 3.000 interventi operativi delle autopattuglie della Polizia di Stato, con una media di 8 al giorno.

Fogli di via, ammonimenti e Daspo

Innanzi tutto le misure di prevenzione, con 69 fogli di via con divieto di ritorno emessi nell’ultimo anno, poi i 21 avvisi orali e i 26 Dacur (Divieto di accesso alle aree urbane), cioè il divieto di accedere per un periodo di tempo a locali commerciali e bar a persone che per i loro comportamenti si sono evidenziate come socialmente pericolose.

7 gli ammonimenti per stalking o maltrattamenti in famiglia che sono stati emessi in un anno per evitare che situazioni così gravi potessero degenerare ulteriormente. Sei sono stati invece i Daspo, adottati per coloro che hanno mostrato di non sapersi comportare nell’ambito di contesti sportivi e che quindi sono stati allontanati dalle manifestazioni sportive.

Due sono stati i locali chiusi, mentre per quanto riguarda le attività amministrative, sono stati 11.000 in un anno i passaporti rilasciati, un numero in aumento esponenziale rispetto agli anni precedenti, a causa della caduta delle limitazioni nel post pandemia ed a seguito della Brexit, che ha comportato la necessità del passaporto anche per l’ingresso in Inghilterra. A seguito delle innovazioni tecnologiche apportate e alla massima attenzione alle urgenze che è stata adottata, nessun disagio è stato creato ai cittadini che hanno necessità di espatriare all’estero.

Immigrazione irregolare, più di 100 le espulsioni

Grande impulso è stato impresso alle attività connesse all’immigrazione, 13.000 sono stati i permessi di soggiorno rilasciati in un anno, numero quasi doppio rispetto all’anno precedente e 123 le espulsioni emesse dal prefetto che sono state eseguite dal questore per gli stranieri clandestini.

Non meno impegnativo è stata la gestione dell’ordine pubblico, per il quale in un anno sono state emesse dal questore 2.600 ordinanze di cui 450 con servizi di ordine pubblico per gli eventi di maggiore rilevanza, per i quali si è reso necessario prevedere la presenza di operatori delle forze di polizia.

Tutti i servizi della stradale, della postale e della ferroviaria

Nel sistema di sicurezza della provincia di Grosseto, nell’ultimo anno ha giocato un ruolo importante anche la sezione di polizia stradale, che così come tutte le altre specialità della Polizia di Stato rappresenta un elemento di ricchezza in grado di fornire sempre un contributo determinante nelle sue competenze istituzionale, con 2.300 autopattuglie, 11.000 persone controllate, 9.000 veicoli controllati e 7.500 infrazioni rilevate al Codice della Strada.

Di rilievo anche il contributo della polizia postale e delle comunicazioni in un momento in cui le frodi informatiche stanno aumentando parallelamente ad un utilizzo sempre più intenso del web, con 613 indagini svolte che hanno riguardato la sicurezza nel web, che oggi è un altro ambiente sul quale dobbiamo vigilare con estrema attenzione, particolarmente a tutela dei più giovani.

La prefetta Paola Berardino e il questore Antonio Mannoni

Importante anche il contributo della polizia ferroviaria con 1.000 pattuglie nello scalo ferroviario e sui treni e 13.500 persone controllate.

Il sindacato: «Personale ridotto all’osso»

È un attacco diretto alle scelte del questore, quello sferrato dal Siap, che mercoledì 10 aprile ha disertato la cerimonia. Dissenso che nasce dalla mancanza di personale che rende la gestione del lavoro pressoché impossibile. «La politica conservativa per i poliziotti a disposizione in questa Provincia non può e non deve essere condivisa – scrivono dal sindacato – Chiediamo interventi e garanzie, che consentano ai colleghi, che da anni svolgono servizi di controllo del territorio con turnazione H24, di poter prevedere un lavoro diverso dentro la polizia».

La richiesta del sindacato è quella di ottenere più garanzie per i poliziotti. «Gli interventi per aggiungere del personale nella polizia non possono essere rimandati – scrivono dal sindacato – Anzi devono essere sollecitati, perché per via dei pensionamenti e la mancanza della rotazione del personale, si è ridotto al minimo il servizio di controllo del territorio in ogni suo aspetto».

«Chiediamo più personale a disposizione della questura, sia stradale che polfer e postale – continuano – più presidi sul territorio ed abbassamento dell’età media degli agenti. Da tempo il dipartimento della pubblica sicurezza ha trascurato questo territorio, non inviando poliziotti in una Provincia che aveva già pochi agenti».

Tutti i premiati alla 172esima festa della Polizia

La festa, sul palco del teatro degli Industri, ha visto protagonisti i poliziotti che nel corso dell’anno si sono distinti in operazioni e servizi e che sono stati premiati dalla prefetta Paola Berardino e dal questore Antonio Mannoni

Riconoscimenti e ricompense che sono state attribuite nel corso dell’anno al personale della Polizia di Stato operante nella provincia di Grosseto. 

A ricevere l’encomio solenne sono stati il commissario Paolo Bischeri, l’ispettore Giacomo Lattanzi, l’ispettore Giuseppe Tropenscovino, l’assistente capo coordinatore Francesco Dragoni, l’agente scelto Angelo Buonfiglio e l’agente scelto Desiré Sancarlo, l’encomio per il vice questore Armando Buccini, sostituto commissario Gennaro Guarente, l’ispettore Benigno De Gennaro e il vice soprintendente Andrea Poloniato e la lode al sovrintendente capo tecnico Ciro Coppola per l’arresto di Bernard Genao, l’uomo finito in carcere per l’omicidio di via della Pace del 23 dicembre 2019. Grazie a quell’indagine, è stato smantellato il traffico internazionale di cocaina proveniente dalla Colombia. 

Encomio per il sovrintendente della polizia Raffaele Bova e lode per l’assistente capo coordinatore Claudio De Simone e l’agente Francesco Buonocore per l’arresto nel settembre 2022, di un uomo sorpreso a rubare

Encomio all’assistente capo coordinatore Claudio De Simone, lode all’ispettore Benigno De Gennaro e al vice ispettore Mirko Pablo Litrico

per l’arresto di due persone che avevano tentato una rapina aggravata.

Lode all’ispettore superiore Luca Ciani della polizia stradale, per aver dato il la a un’operazione di polizia giudiziaria che si è conclusa con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per tre persone responsabili di reiterati delitti contro il patrimonio.  

L’ispettore superiore della polizia stradale Luca Ciani

Encomio anche per l’assistente capo coordinatore della Polizia di Stato Alberto Biancalana, perché, in servizio al distaccamento della polizia stradale di Arcidosso, dopo aver cercato a lungo un uomo vittima di un incidente lo ha trovato e lo ha estratto dall’abitacolo della sua auto che era finita fuori strada.

Numerosi altri sono i riconoscimenti che il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha attribuito al personale della Questura, per importanti operazioni di polizia e soccorso pubblico, che verranno consegnati personalmente dal questore nei prossimi giorni.

Il presidio degli apolidi

Il gruppo di apolidi, mercoledì mattina in piazza Palatucci, guidati dalla 44enne follonichese Valentina Fusco, hanno continuato la loro manifestazione. 

Gli apolidi davanti la questura

Con le magliette bianche indosso, sulle quali hanno scritto con dei pennarelli frasi che richiamano ai diritti personali e alla libertà. In occasione della festa della polizia hanno indossato le loro targhe con scritto “apolide” e hanno recintato le loro auto, rigorosamente senza targa, con la fettuccia, creando un confine netto nel parcheggio della questura. Insomma, una sorta di stato apolide davanti alla sede della polizia. 

Ormai da più di una settimana gli apolidi sono nel parcheggio, giorno e notte. Trasmettendo, sul canale youtube della Fusco, i loro video messaggi. 

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