Federica Spadi nell'olimpo dei mastri casari | MaremmaOggi Skip to content

Federica Spadi nell’olimpo dei mastri casari

Titolare del Caseificio Follonica, è entrata a far parte della prestigiosa Guilde Internationale des Fromagers – Conferie de Saint Uguzon
Federica Spadi
La cerimonia di nomina di Federica Spadi (al centro della foto)

FOLLONICA. Da oggi c’è un significativo pezzo di Maremma nella prestigiosa Guilde Internationale des Fromagers – Conferie de Saint Uguzon, l’organizzazione no profit che riunisce il settore lattiero-caseario a qualsiasi livello per conservare trasmettere il savoir-faire dei casari.

Federica Spadi, titolare dello storico Caseificio Follonicain occasione dell’edizione 2022 di Cibus a Parma, è entrata nell’associazione di cui fanno parte produttori e appassionati dell’arte casearia, tanto da essere un punto di riferimento a livello mondiale. La sua nomina è stata proposta dal presidente del Consorzio del pecorino toscano Dop, Carlo Santarelli.

Spadi, peraltro, è un nome storico del formaggio, un’icona dell’arte casearia, a partire Francesco Spadi, figlio di pastori transumanti che nel 1970, insieme ai Fortunato e Alfio, decise di fondare due caseifici a Follonica e Grosseto e che da allora rappresenta un’eccellenza dell’enogastronomia. Adesso è Federica, insieme al  marito Luca Tanganelli, a guidare il caseificio, portando avanti i valori e saperi tramandati dal padre, aggiungendo un pizzico di innovazione, passione e professionalità.

«Sono emozionata e orgogliosa. Per chi lavora nel settore caseario, entrare a far parte della Guilde Internationale è un onore. Parlare e confrontarsi con imprenditori e appassionati è sempre stimolante, soprattutto quando questo lavoro non è solo un’attività ma il riassunto di una vita intera», commenta Federica Spadi.

«Sono nata dentro al caseificio, sin da bambina osservavo mio padre lavorare. Poi gli studi mi hanno allontanata, ma sono presto tornata insieme alla mia famiglia e portare le mie idee all’interno dell’attività. Questo caseificio non è solo il mio lavoro, è parte della mia famiglia, come se fosse il quinto elemento, dopo i miei genitori e mia sorella. Entrare a far parte della Guilde ripaga di tutti i sacrifici e gli sforzi che ogni giorno facciamo per portare avanti una delle tradizioni più antiche della nostra terra».

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