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Fatta esplodere la bomba americana da 1000 libbre

Le operazioni di disinnesco e di brillamento si sono concluse in massima sicurezza e senza nessuna criticità per gli abitanti della zona
A sinistra il tavolo tecnico e a destra la bomba
A sinistra il tavolo tecnico e a destra la bomba

PITIGLIANO. Si è conclusa con successo l’attività di bonifica di una bomba di aereo inesplosa da 1000 libbre (circa 453 kg, ndr) di fabbricazione americana. Lo scorso 30 maggio, durante la realizzazione del nuovo viadotto sul fiume Fiora, gli operai hanno ritrovato l’ordigno.

Gli artificieri del 2° reggimento Genio Pontieri di Piacenza hanno condotto l’attività sia di bonifica che di brillamento, con il coordinamento della prefettura di Grosseto, al centro coordinamento soccorsi. Il comando si è riunito nell’agriturismo “Maremma nel tufo” ed era composto da l’amministrazione provinciale, i Comuni di Pitigliano e di Manciano, la polizia stradale, i carabinieri, la guardia di finanza, i vigili del fuoco, la Cri Corpo militare, l’azienda Usl Toscana Sud-Servizio 118 di Grosseto e i volontari della protezione civile.

Le attività di recupero e bonifica, dopo la completa evacuazione e interdizione veicolare dell’area rossa, sono iniziate venerdì 13 luglio alle 9.20 e si sono concluse alle 10. Dopodiché l’ordigno è stato traportato verso la cava Europomice Srl a Pian di Valle, dove è stata fatta brillare alle 13

Il supporto del corpo militare volontario della Croce rossa

Il Corpo militare volontario della Croce rossa, ausiliario delle forze armate, ha assicurato il supporto sanitario agli artificieri dell’esercito intervenuti  per disinnescare la bomba risalente alla seconda guerra mondiale.

La prefettura di Grosseto ha temporaneamente evacuato i residenti della zona, in un raggio di 1.500 metri dall’ordigno. Questo per le attività di bonifica, inoltre ha anche interdetto il traffico stradale nelle vie limitrofe al luogo del ritrovamento.

L’ordigno era ad alto potenziale esplosivo e gli artificieri specialisti avevano il supporto sanitario del centro di mobilitazione toscano del corpo militare della Croce rossa, che ha messo a disposizione un’ambulanza della caserma Brunetti di Firenze.

L’attività di assistenza sanitaria del corpo militare della Croce Rossa ha garantito la massima sicurezza agli artificieri dell’esercito, in ogni fase delle operazioni. Nei primi sei mesi di quest’anno, solo in Toscana, sono stati assicurati dal centro di mobilitazione Cri Toscana oltre 110 interventi a supporto delle operazioni di disinnesco di altrettanti ordigni.

«Desidero ringraziare – ha detto la prefetta, Paola Berardino – tutti gli attori intervenuti che, grazie alla sinergica collaborazione dimostrata, hanno consentito la bonifica dell’ordigno nella massima sicurezza possibile e senza alcuna criticità».

Chi sono i componenti del corpo militare volontario

Il corpo militare volontario è composto da un contingente di personale in congedo, arruolato su base volontaria e altamente specializzato. Infatti conta al suo interno medici, psicologi, chimici-farmacisti, commissari, infermieri e soccorritori.

Nei propri ruoli in congedo, conta circa 17mila iscritti, richiamati periodicamente per l’addestramento. In situazioni di emergenza nazionale ed internazionale, il Corpo militare volontario della Cri gestisce ospedali da campo, presidi medici avanzati, nuclei sanitari e logistici mobili e nuclei di decontaminazione nucleare batteriologico chimico radiologico.

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