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Sperimentato a Grosseto un nuovo farmaco contro il Covid

Appena approvato dall’Aifa, il Baricitinib è stato somministrato in via sperimentale a 23 pazienti ricoverati al Misericordia
Immagine di coronavirus al microscopio

GROSSETO. È stato sperimentato a Grosseto il nuovo farmaco contro il Covid, appena approvato dall’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco. Il Baricitinib, questo è il nome, da marzo 2020 è stato somministrato in via sperimentale sulla base di uno studio proposto dai professionisti della Asl Sudest.
, a 23 pazienti all’ospedale Misericordia.

I casi trattati con il Baricitinib, tutti ricoverati in area medica Covid (malattie infettive e pneumologia) presentavano una polmonite in rapida evoluzione ed erano sottoposti a ossigenoterapia. Il protocollo di trattamento sperimentale utilizzato è il risultato del lavoro di un team muldisciplinare cui hanno preso parte, oltre a Fabio Lena, direttore del dipartimento delle Politiche del farmaco e Gianluca Lacerenza, direttore della Farmaceutica ospedaliera, la direttrice delle malattie infettive, Cesira Nencioni, con alcuni medici del suo staff, il direttore della Pneumologia, Antonio Perrella, e il direttore dell’Oncologia, Carmelo Bengala.

Da queste somministrazioni sono arrivate le prime importanti evidenze scientifiche sui benefici del farmaco nella terapia delle complicanze da polmonite da Copvid, pubblicate insieme ad altri professionisti di Pisa, Prato e della città spagnola di Albacete, sulla rivista scientifica Science Advances. L’Aifa ha approvato l’inserimento del Baricitinib nell’elenco della legge 648/96 che consente l’erogazione del farmaco a carico del Servizio sanitario nazionale.

Cesira Nencioni
Cesira Nencioni

«Fin da subito, i risultati hanno dimostrano che il Baricitinib, farmaco con effetti antinfiammatori, presenta efficacia effettiva anche come antivirale, con un importante impatto clinico – dichiara Nencioni – tanto che, nei pazienti trattati, i benefici sono stati evidenti: nessuno sviluppo di forme gravi dell’infezione e nessun ricorso alla ventilazione meccanica invasiva. Abbiamo registrato una riduzione del 71 per cento del rischio di mortalità e, nello specifico gruppo grossetano, importanti miglioramenti clinici nell’84 per cento dei pazienti. Il trattamento è risultato sicuro e ben tollerato anche sulla popolazione anziana. A oggi sono 59 i pazienti curati con Baricitinib al Misericordia».

Fabio Lena, direttore dipartimento delle politiche per il farmaco della asl sudest
Fabio Lena

Soddisfatto Fabio Lena. «Con i colleghi grossetani abbiamo da subito creduto nelle potenzialità di questo trattamento nella cura dei pazienti gravi. Questa validazione ufficiale è per noi motivo di gratificazione perché riconosce l’intuizione che abbiamo avuto, l’impegno e la professionalità che tanti specialisti hanno messo nello studio e nella sperimentazione, portando a risultati che confermano la nostra iniziale ipotesi. Gli studi scientifici a supporto del trattamento con Baricitinib rendono finalmente disponibile un farmaco che è un’arma in più nel trattamento dei casi più gravi di pazienti con Covid che richiedono ricovero ospedaliero».

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