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Ex Cirio a Porto Ercole, arrivano gli svedesi

Intesa fra la Erqole, società del gruppo svedese QarIbo AB, e “Invest in Tuscany”, che si impegnerà a cercare partner in questa avventura, e con il sostegno di Regione e Comune
La ex Cirio a Porto Ercole

PORTO ERCOLE. Finalmente arriva una soluzione, o almeno un percorso, per l’ex Cirio, la vecchia fabbrica di sardine che si affaccia su Porto Ercole.

Erqole, società del gruppo svedese QarIbo AB, rafforza i propri investimenti in Toscana, con l’aiuto di “Invest in Tuscany”, la struttura regionale che si impegnerà a cercare partner in questa avventura, e con il sostegno della Regione e del Comune di Monte Argentario, che con la società hanno firmato un’intesa.  

Il progetto si chiama “Fabbriqa”.

L’azienda italiana del gruppo, specializzata in progetti di ospitalità, recupererà l’area cittadina dell’ex stabilimento Cirio, per farne una struttura turistico-ricettiva di lusso, e, sempre in Toscana, a Porto Ercole, all’Argentario, rilancerà l’hotel Don Pedro, che assumerà il nome di “La Roqqa”.

L’accordo a tre, della durata di due anni e che punta a rafforzare la presenza dell’azienda in tutta la Toscana, è stato siglato dal presidente della Toscana Eugenio Giani, dal sindaco di Monte Argentario Francesco Borghini e dall’imprenditore svedese e fondatore di Erqole srl Conni Jonson.

Per il presidente Giani si tratta di una grande opportunità.

Marras: esempio di collaborazione fra istituzioni e privati

«Il turismo – ricorda il presidente –  costituisce un carburante naturale per l’economia toscana: vale normalmente il 10 per cento del Pil e l’11 per cento quanto a posti di lavoro. Un settore dunque importante, pesantemente colpito dopo il 2020 dalle misure di contenimento imposte dall’emergenza sanitaria: un turismo che vogliamo diffuso e che diventi l’occasione non solo di un viaggio ma per vivere la Toscana in modo autentico».     

«Questo accordo è un perfetto esempio di collaborazione tra istituzioni e privati per lo sviluppo del territorio – commenta Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana –. Abbiamo accolto con favore, sin da subito, il progetto di Erqole perché tiene in sé i principali obiettivi che noi stessi ci siamo prefissi: sostenibilità, attraverso la riqualificazione di una struttura esistente e inutilizzata, e crescita, con la realizzazione di una nuova struttura ricettiva che darà nuovi posti di lavoro e rafforzerà l’offerta turistica dell’Argentario e, più in generale, della Toscana inserendosi nei canali del turismo di alta gamma».

Un'immagine storica di Porto Ercole con la ex Cirio
Un’immagine storica di Porto Ercole con la ex Cirio

«Ringrazio la Regione Toscana e il Comune di Monte Argentario per essersi mostrati sin da subito interessati a promuovere questa iniziativa – sottolinea il fondatore di Erqole srl , Conni Jonson -. L’intento comune è di incentivare la competitività della Toscana, facilitando gli investimenti da parte di aziende come la nostra, anche in un’ottica di creazione di nuovi posti di lavoro e rafforzamento dell’economia locale».

«Con questo progetto – conclude Jonson – ci auguriamo di poter contribuire a restituire a Porto Ercole anche solo una parte della bellezza che questi luoghi ci hanno regalato in tutti questi anni, da quando con la mia famiglia scegliemmo per la prima volta la Toscana come meta di vacanza».

«Abbiamo volentieri aderito alla firma della convenzione – commenta il sindaco del Comune di Monte Argentario, Francesco Borghini – con l’intento e la consapevolezza che ogni e qualsiasi investitore, specie se straniero, possa contribuire al miglioramento delle nostre strutture, ricettive e non, ed alla diffusione del nome dell’Argentario e della Toscana nel mondo».

La Regione attraverso Invest in Tuscany – struttura agile in capo alla presidenza, creata nel 2010 per dare risposte veloci a chi è già in Toscana e vuole crescere e a chi in Toscana ancora non c’è ma vuole investire, aiutando gli uni e gli altri a farsi strada nella burocrazia con soluzioni comunque di grande qualità ed attenzione pure alla sostenibilità ambientale – si impegnerà nella ricerca di potenziali partner del progetto e nella formazione del personale attraverso i Centri per l’impiego e tutte le opportunità presente.

La struttura che nascerà nell’area Ex Cirio farà della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente un punto centrale, elementi peraltro che caratterizzano l’attività della società Erqole fin dalla sua fondazione e confermati da solide collaborazioni con soggetti già attivi su questo fronte.

QarIbo AB, che ha la sede principale a Stoccolma, investe sull’intrattenimento e l’ospitalità, ma anche sull’assistenza sanitaria e nel settore immobiliare e controlla Erqole srl, interamente di proprietà della famiglia Johnson.

 

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