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Gli edicolanti al Comune: rendeteci almeno i certificati

Il segretario del sindacato dei giornalai scrive al sindaco: «Servizio utile ai cittadini e anche a noi edicolanti contro la crisi»
L'edicola La Vasca, in piazza Rosselli, una di quelle che dava il servizio dei certificati
L’edicola La Vasca, in piazza Rosselli, una di quelle che dava il servizio dei certificati

GROSSETO. «Almeno ridateci la possibilità di fare i certificati»: gli edicolanti fanno appello al Comune dopo che il servizio, su indicazione della prefettura, era stato sospeso per problemi legati alla privacy.

Proprio stamani il presidente di Snag Grosseto, Sindacato nazionale autonomo dei giornalai aderente a Confcommercio, Roberto Cicaloni, ha inviato una lettera via Pec al sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna affinché si adoperi perché venga riattivato il prima possibile il servizio di rilascio dei certificati di anagrafe nelle edicole già convenzionate o che vorranno convenzionarsi in futuro.

La lettera: «Privacy garantita, rendeteci il servizio»

Questo il testo della lettera di Roberto Cicaloni che fa presente che, vista la profonda crisi dell’editoria, il servizio di rilascio dei certificati consente agli edicolanti di avere un po’ di ossigeno e potrebbe scongiurare altre chiusure.

«ln rappresentanza dello Snag Grosseto, Sindacato nazionale autonomo dei giornalai aderente a Confcommercio- scrive Cicaloni -, sono a chiederle il ripristino della convenzione a suo tempo stipulata anche dal nostro sindacato per il rilascio dei certificati nelle edicole cittadine aderenti all’iniziativa. Le ragioni a supporto di tale richiesta sono specificate nelle righe che seguono».

«Nelle scorse settimane gli uffici comunali del settore Entrate, Patrimonio e Servizi al cittadino e alle imprese inviava una circolare a tutte le edicole convenzionate con il Comune per il servizio di rilascio dei certificati di anagrafe comunicando la sospensione dello stesso a causa di motivi afferenti la tutela della privacy dei cittadini italiani iscritti all’Anpr».

«La circolare del Comune muoveva da una precedente comunicazione della prefettura di Grosseto che come le altre prefetture d’Italia era stata sollecitata sullo specifico argomento dall’Autorità garante per la protezione dei dati personali».

«Avendo avuto modo di approfondire l’accaduto anche grazie alle strutture tecniche e giuridiche messe a disposizione dalla segreteria nazionale dello Snag e di Confcommercio Imprese per l’Italia possiamo oggi affermare con un certo grado di ragionevole certezza che le motivazioni che hanno portato il Garante per la privacy, prima e le prefetture poi, a sollecitare l’interruzione del servizio de quo non interessino l’amministrazione comunale di Grosseto».

Certificati, Grosseto ha un circuito autonomo

«Questo perché Grosseto, al pari di altri grandi realtà toscane e non solo (prima tra tutte Firenze), per offrire il servizio di rilascio di certificati attraverso la rete delle edicole cittadine si è avvalsa di una propria piattaforma informatica di gestione, cui ciascun edicolante si collegava – e può tuttora collegarsi – con uno specifico e personale identificativo, non cedibile a terzi».

«Situazione del tutto diversa da quella censurata dal  Garante che, in quei Comuni in cui veniva applicata, agevolava di fatto un libero accesso alla banca dati nazionale Anpr da parte di soggetti non autorizzati».

«Con la presente, dunque, egregio signor sindaco, sono a chiederLe di verificare con i suoi uffici – nel più breve tempo possibile – la rispondenza tra quanto qui da noi affermato e l’effettiva organizzazione tecnica del servizio di rilascio certificati di anagrafe a suo tempo convenzionato con le edicole cittadine per poter far ripartire il servizio stesso in tempi rapidissimi».

«È evidente che la moltiplicazione dei servizi di pubblica utilità è l’unica strada percorribile per poter contrastare le spinte alla chiusura delle rivendite di giornali dettate dalla crisi dell’editoria. È per tale ragione, dunque, che la invito nuovamente a sollecitare il dirigente del settore preposto perché ripristini il servizio dei certificati anagrafici nelle edicole già convenzionate e quelle che vorranno farlo in un imminente futuro».

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