Donazioni del sangue: «Si deve fare di più» | MaremmaOggi Skip to content

Donazioni del sangue: «Si deve fare di più»

L’avis presenta i dati 2021, buona la media rispetto a quella regionale, ma i dati sono in calo, dovuti anche ad una flessione delle donazioni per via della pandemia: dal nostro territorio si aspettano una buona risposta
Carlo Sestini (presidente Avis Provinciale Grosseto), Mauro Franceschi (vice presidente Avis Provinciale Grosseto), Vincenzo Martire (segreteria Avis Comunale Grosseto), Alvaro Bonelli (consigliere Avis Provinciale Grosseto)

GROSSETO. L’Avis condivide i dati 2021: rispetto alla media regionale sono confortanti. Ma parlano di una lieve flessione delle donazioni. «Si deve fare di più, donare sangue significa partecipare attivamente alla salute della propria società» afferma Carlo Sestini, presidente AVIS provinciale.

Frenati dalla pandemia

Nel bilancio dei dati analizzati che Sestini presenta alla conferenza stampa tenuta nella sede di Grosseto, è purtroppo evidente appunto un piccolo calo delle donazioni: «La pandemia ha visto molti positivi anche tra i nostri donatori – afferma – che non hanno potuto così donare, serve di recuperare questo calo di donazioni con un nuovo slancio, la nostra provincia ha dato grandi dimostrazioni di forza su questo anche in passato».

Nel 2021 l’AVIS, che tra le associazioni conta il 90% delle donazioni di sangue effettuate, ha perso 102 donazioni in provincia di Grosseto. Una cifra che, sommata alle perdite del periodo pandemico iniziato nel 2019, arriva a 253.

Nel 2021 sono state 11.671 le donazioni nella provincia e il calo più evidente è di quelle che riguardano plasma e emocomponenti «Due tipi di donazioni che prendono sì più tempo a chi si offre – precisa – ma che sono fondamentali per la produzione di farmaci salva vita, e non solo, il plasma ad esempio serve anche nelle trasfusioni per il trattamento di alcune patologie e per il trattamento di alcuni tipi di tumore».

 

In testa Massa Marittima e Castel del Piano

Osservando i dati provinciali, Massa Marittima risulta la cittadina più virtuosa con 179,57 donatori ogni mille abitanti.

Mentre Castel del Piano è il comune della provincia più fruttuoso, con 194,93 donatori ogni mille abitanti, ed entrambe le località sono ai vertici nei dati regionali.

I donatori

I donatori attivi (coloro che hanno fatto una donazione negli ultimi 2 anni) sono 6.919 in tutta la provincia, con un calo rispetto al 2020 del -2,65% (erano 7108). I soci Avis che non sono andati a donare nel 2021 sono stati 1.050, contro i 1.319 del 2020, un sensibile rialzo su questo lato dunque. Diminuiscono però i nuovi donatori, nel 2021, dai 603 dell’anno precedente a 565, anche se le nuove iscrizioni hanno ampiamente compensato le 307 cessazioni o cancellazioni (che possono avvenire per svariati motivi, dal termine dell’età in cui si può donare, al cambiamento delle condizioni di salute). La concentrazione maggiore di donatori è quella che ha una età nella fascia tra i 45 e i 55 anni, mentre tra i nuovi iscritti molti sono tra i 26 e i 35 anni, e sono cresciuti al contempo anche i donatori  ultrasessantacinquenni, dai 295 del 2020 ai 310 del 2021.

Non tutti i dati però sono positivi, ad avere infatti una flessione sensibile sono stati i donatori aventi gruppo 0 RH negativo, detti “donatori universali”, che purtroppo sono scesi da 542 a 509.

Come propensione dei donatori, il sangue intero viene preferito come donazione soprattutto dagli uomini (che lo scelgono nel 78,18% dei casi, contro il 17,69% di quelli che scelgono il plasma). Mentre nelle donne la forbice tra donazioni di sangue intero e plasma è più ristretta (58,95 contro 39,35). Come periodi dell’anno più frequentati invece, nel 2021 di maggior afflusso risulta essere marzo, con una flessione estiva, poi recuperata tra novembre e dicembre superando le 1.000 donazioni al mese.

Carlo Sestini (presidente Avis Provinciale Grosseto) e Mauro Franceschi (vice presidente Avis Provinciale Grosseto)

«Purtroppo il lavoro del servizio civile nelle scuole non ha potuto dare i frutti sperati a causa del Covid – afferma Mauro Franceschi, vice presidente Avis provinciale – questo ha rallentato l’avvio dei diciottenni ai centri trasfusionali per donare sangue e plasma. Poter utilizzare il servizio civile sensibilizzando i ragazzi delle scuole è importante. A Massa Marittima si sono aggiunti ultimamente un totale di 40 giovani 18enni su una platea di circa 190 totali, speriamo di replicare questi risultati».Carlo Sestini ricorda a tutti «La scadenza  per partecipare al bando del servizio civile è stata prorogata fino alle ore 14.00 del 10 febbraio. Può essere una occasione importante per molti giovani per imparare, fare attività utili a tutta la società e ricevere anche un piccolo rimborso».

Anno 2022: si può fare di più

Al 2 febbraio l’Avis provinciale ha raggiunto l’8% delle donazioni totali e rispetto allo stesso periodo del 2021 la quantità di donazioni risulta inferiore dell’1,6% delle donazioni. Nonostante il calo, l’Avis mostra dati comunque migliori di quelli regionali che registrano rispettivamente il 7,7% e un calo del 14,5%. Le carenze attuali di sangue intero a livello regionale riguardano i gruppi 0 e A sia positivi che negativi, e l‘Avis esorta a donare, per il bene di una società che possa imparare sempre più non solo a fare del bene, ma anche a volersene.

 

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati