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Dimissioni al Grifone, lo strano giallo della Pec

Le dimissioni sono state mandate a una Pec che la società aveva cambiato. Uno dei tre le ha riconfermate, gli altri 2 restano fino al 30 giugno
Una partita del Grosseto e il presidente Di Matteo
Una partita del Grosseto e il presidente Di Matteo

GROSSETO. C’è un giallo dietro alle dimissioni dei tre componenti del collegio dei revisori del Grosseto Calcio.

Un giallo che ha del grottesco ma che, in fondo, tanto giallo non è.

Per capire, va fatto un passo indietro.

Succede che il presidente Di Matteo, per ripianare parte dei debiti della società, abbia fatto, qualche tempo fa, un versamento in conto soci di 150mila euro. Ma che, giorni dopo, ne abbia ripresi i 2 terzi, cioè 100mila. Operazione che ha fatto infuriare i tre sindaci revisori che, appena scoperta, hanno deciso di dimettersi.

Così le dimissioni scattano, via Pec, martedì 17 maggio sera. Più o meno in contemporanea tutti e tre inviano la posta elettronica certificata alla società. Tutti e tre hanno le ricevute.

Ma le Pec, a quanto pare, non arrivano.

Tanto che la società, oggi, giovedì 19, diffonde un duro comunicato stampa: «L’Us Grosseto 1912 smentisce categoricamente di aver ricevuto comunicazioni ufficiali, su eventuali dimissioni, da parte di tutti i sindaci revisori. Al momento, infatti, è arrivata una sola comunicazione (alle ore 14.52 di oggi (giovedì 18, ndr), palesemente diverse ore dopo l’annuncio dato dai giornali!)».

«Diffondere alla stampa le proprie intenzioni prima ancora di comunicarle ufficialmente alla società non rispecchia il modo di fare dell’attuale proprietà. In un momento così delicato in cui si cerca di lavorare per costruire il futuro della società, a partire proprio dal ripescaggio in Lega Pro, queste voci non fanno certo il bene di nessuno».

E non manca un attacco ai tre sindaci revisori, peraltro tre stimati professionisti che lavorano da tanti anni in questa città.

«Accostare il proprio nome a quello di una società gloriosa, che ha appena compiuto 110 anni di storia, non è certo il modo migliore per farsi pubblicità. Nonostante queste voci l’Us Grosseto 1912 rimane compatta e ribadisce, ancora una volta, la volontà di non voler vendere e di continuare a lavorare per il futuro e il bene della città».

Un giallo che tanto giallo non è

Sembra un giallo, ma non lo è.

Semplicemente perché la nuova società proprietaria del Grifone calcio da un po’ di tempo ha cambiato la Pec. Un modo per dare un taglio netto con la precedente gestione e anche con tutte le comunicazioni legate a quella. 

I sindaci revisori, che avevano sempre comunicato con la vecchia, hanno usato quella per inviare le dimissioni. Non hanno fatto una nuova visura, visto che non capita così spesso che una società cambi la Pec depositata in Camera di Commercio. Le dimissioni sono state inviate martedì sera, con tanto di ricevuta. Ma queste sono arrivate sulla vecchia Pec e non sulla nuova.

Oggi, giovedì 19, di fronte a questa strana situazione e dopo contatti informali, uno dei tre sindaci, Lorenzo Picchiotti, ha riconfermato le sue dimissioni con una nuova Pec, stavolta a quella giusta (la comunicazione delle 14,52 di cui parla la società, ndr). 

Diversa la posizione di Francesco Del Mazza e Claudio Innocenti (e anche del commercialista Paolo Prisciandaro) che, a fronte anche del nuovo versamento, fatto proprio oggi, da parte di Di Matteo dei 100mila euro prima messi e poi tolti, hanno acconsentito a restare fino al 30 giugno, data di approvazione del bilancio della società.

Un atto di buona volontà che potrebbe consentire al Grifone di presentare le carte per un ripescaggio in LegaPro. Sempre che i conti siano in ordine. Ma questo è un altro discorso.

Lunedì Del Mazza, Innocenti e Prisciandaro si incontreranno con Di Matteo e il suo avvocato, proprio per pianificare questo ultimo mese di rapporto. Al posto di Picchiotti entrerà un sindaco supplente.

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