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Da Grosseto al Vietnam, Nicola insegna cultura del whisky

Il grossetano, 29 anni, ha iniziato a Castiglione della Pescaia. Ora si divide fra una whisky library e un ristorante a Saigon
Nicola Cinelli in The Distillers Library di Saigon
Nicola Cinelli in The Distillers Library di Saigon

GROSSETO. La Maremma esporta talenti, giovani appassionati che si mettono in gioco e fanno carriera all’estero.

Dopo Simone Rossi, divenuto manager del Darkside di Hong Kong, ecco Nicola Cinelli. Classe ’93, 29 anni fra pochi giorni, grossetano doc, ha scelto anche lui l’oriente. Sognava la Thailandia, ma gli è capitata una grande occasione in Vietnam, del resto siamo sempre nella regione indocinese e la cultura, gli usi, i costumi, si assomigliano.

Così dopo una parentesi ad Hanoi, ha scelto Ho Chi Minh, che tutti conoscono come Saigon, la più grande città del Vietnam, a sud del paese, splendida metropoli di quasi 9 milioni di abitanti. Molti la conosceranno per gli anni della disastrosa guerra americana, decine di film la raccontano, vent’anni di lutti che si conclusero, nel 1975, proprio con la caduta di Saigon, ma ora è una città moderna, viva, tecnologicamente avanzatissima, dove il progresso contrasta magnificamente con la cultura orientale.

Ora è manager di due locali a Saigon, ma il suo percorso inizia in Maremma, a Castiglione, all’ex ristorante La Brace del Nero, dove ha lavorato quando era poco più che maggiorenne. Poi il titolare, Salvatore Basile, ha aperto un nuovo locale, Pane e Vino, dove adesso la cuoca è Chiara Ambrosi, madre di Nicola: «Il mestiere ce lo abbiamo in famiglia – ci dice Nicola -, anche se io ho fatto un percorso di studi diverso. Però la passione per il bar e la cucina, a quanto pare, lo avevo nel sangue».

La Maremma, Londra, poi il Vietnam

«Sono qua da cinque anni – ci racconta Nicola -, dopo una prima esperienza a Londra, anche per imparare la lingua. Del resto io avevo sempre sognato di vivere in posti tropicali, perché non sopporto molto il freddo. Cinque anni fa mi chiamò un altro amico grossetano che già stava lavorando in Vietnam. Così mi trasferii, prima ad Hanoi, a nord, poi sono venuto a sud, a Ho Chi Minh, dove sono da tre anni. E ora sono manager di due locali, un whisky shop e un ristorante».

Un whisky shop?

«Il whisky shop è The Distillers Library, gemello di un locale analogo a Singapore, sponsorizzato dalla William Grant & Sons, i produttori del Glenfiddich e del  Balvanie. È un progetto unico per fare spread della cultura del whisky e insegnare alle persone le varie caratteristiche. Il locale è molto curato, abbiamo anche una stanza segreta dietro ad una parete della libreria con all’interno un vip area per fare cene e masterclass esclusive».

Un'altra immagine di Nicola Cinelli al lavoro - maremmaoggi.net
Un’altra immagine di Nicola Cinelli al lavoro – maremmaoggi.net

E l’altro lavoro?

«Sono bar manager in un ristorante belongs to the same company, la traduzione in italiano credo sia che fa parte della stessa compagnia. Faccio un po’ part time da una parte e un po’ dall’altra. Qui lavoro insieme ad un altro ragazzo di Grosseto, che mi ha introdotto nella compagnia. Si chiama Elia Marchetti e lavorava a Londra proprio con Simone Rossi, che avete intervistato voi di MaremmaOggi. Il ristorante si chiama Vesper Gourmet».

Qual è stato il tuo percorso di studi?

«Mi sono diplomato ad economico e informatico, dopo quattro anni di geometri, il mio percorso di studi non è stato nel settore. Ma, come detto, la passione per questo lavoro ce l’ho nel sangue, visto che mia madre è cuoca a Castiglione della Pescaia, al Pane e Vino, da Salvatore Basile. Ho iniziato da lui, quando aveva La Brace del Nero, avevo poco più di 18 anni. Poi sono andato due anni a Londra e con Elia abbiamo vinto il Best Design Bar e Best Service al Rotorino, a Dalston, nell’east London, da lì dove aver preso il diploma da sommelier, mi hanno offerto il Vietnam. E non ci ho pensato un minuto».

Nicola a Ho Chi Minh
Nicola a Ho Chi Minh

Come si lavora in Vietnam in questo periodo?

«Il primo anno qui la pandemia non ha dato problemi, poi abbiamo avuto anche noi sei mesi di lockdown, dopo il Capodanno cinese che ha portato i contagi. Da un paio di mesi rilavoriamo normalmente, a parte il fatto che mancano i turisti. E da tre anni non torno a Grosseto, mi manca la mia famiglia. E un po’ la cucina maremmana, mia madre mi ha sempre viziato da questo punto di vista. Del resto la dieta mediterranea è la più healthy (sana, ndr) al mondo no?

Il fantastico interno della Distillers Library a Saigon
Il fantastico interno della Distillers Library a Saigon
Il fantastico interno della Distillers Library a Saigon
Un’altra immagine della Distillers Library a Saigon

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