GROSSETO. Se la cucina italiana entrerà ufficialmente fra i Patrimoni immateriali dell’Unesco, anche la Maremma potrebbe beneficiarne in modo diretto. Ne è convinta Confesercenti, che vede nel riconoscimento un volano per ristoranti, agriturismi, produttori locali e per tutta la filiera enogastronomica del territorio.
«La ristorazione è un pilastro del turismo italiano – spiega Confesercenti Grosseto – e un eventuale riconoscimento Unesco aprirebbe nuove opportunità per ristoranti, produttori e viaggi enogastronomici anche in Maremma, con effetti positivi sulle aziende vitivinicole, sulla filiera agroalimentare e sugli operatori locali».
Turismo in crescita: le stime per la provincia di Grosseto
Secondo Fiepet, la spesa dei turisti stranieri nei locali italiani è in aumento, e il trend è evidente anche nella provincia di Grosseto, dove cucina e prodotti tipici sono sempre più centrali nell’attrattività complessiva del territorio.
Le stime dell’associazione indicano un +6-8% di crescita nei primi anni dopo il riconoscimento e una fase successiva di incremento più stabile tra +2% e +3%
Una prospettiva che, tradotta in numeri, significherebbe più prenotazioni, più visite nelle cantine e un interesse crescente verso i borghi e la ristorazione a chilometro zero.
Opportunità e strategie per le imprese maremmane
Per Confesercenti Grosseto, la Maremma può giocare un ruolo da protagonista, ma servono strategie mirate e coordinate tra imprese, istituzioni e operatori turistici. Le priorità indicate dall’associazione sono la semplificazione burocratica per chi investe in qualità e innovazione, gli incentivi per digitalizzazione e formazione di sala e cucina, i percorsi professionali orientati all’accoglienza internazionale, la promozione integrata di ristoranti, cantine e agriturismi e la valorizzazione dei prodotti tipici e delle ricette iconiche del territorio.
Fra gli interventi proposti, Confesercenti punta anche sul percorso per il riconoscimento Igp del Tortello maremmano, considerato il piatto-simbolo perfetto per rappresentare la Maremma nella crescita del turismo gastronomico.
«La nostra cucina e le nostre materie prime sono il cuore dell’esperienza turistica della Maremma – sottolinea Massimiliano Mei, vicepresidente provinciale Confesercenti Grosseto e presidente dell’associazione del Tortello maremmano – Se la cucina italiana diventerà Patrimonio Unesco, dovremo essere pronti a trasformare l’interesse in uno sviluppo concreto. La qualità dell’accoglienza, le ricadute sulle filiere locali e la formazione del personale saranno le leve principali su cui investire».



