Covid, le nuove regole per la scuola | MaremmaOggi Skip to content

Covid, le nuove regole per la scuola

Il pressing sul Governo e un nuovo decreto per semplificare (forse) la vita delle scuole in tempo di Covid
studenti in classe

GROSSETO. Proteste, raccolte di firme sulla piattaforma Change.org, presidi, insegnanti, famiglie e Regioni sul piede di guerra, alla fine hanno raggiunto l’obiettivo sperato. Il Governo dovrebbe varare già con il Consiglio dei ministri di oggi, 20 gennaio, un decreto che rivede le regole della quarantena a scuola, con novità in arrivo anche sui tamponi, dopo il caos in cui sono finite le scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio nazionale, con l’impennata dei contagi, al rientro dalle vacanze di Natale.

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, ma la strada intrapresa è quella della semplificazione, senza abbassare il livello di sicurezza, anche se in alcune regioni, come ad esempio la Toscana, per il rientro in classe dopo il Covid è sufficiente un tampone negativo e non serve l’attestazione del medico di base.

Cosa cambia se il Cdm approva il nuovo decreto

Le regole, con il decreto in vigore al momento, son poco meno di un rebus, tra le cui pieghe i dirigenti vanno in slalom alla ricerca del caso specifico e con il peso di mantenere fede all’impegno di Draghi e Bianchi di non chiudere le scuole. Ecco, dunque, cosa si deve fare a oggi:

  • nella scuola dell’infanzia, con un solo alunno positivo, attività sospese e classe 10 giorni in quarantena
  • nella primaria, con un solo positivo, la classe va in autosorveglianza e vengono fatti due tamponi a distanza di cinque giorni, ma con 2 positivi scatta la Dad
  • nelle scuole medie e superiori, con un positivo in classe, scatta l’auto-sorveglianza e lezioni in presenza con mascherine Ffp2. Con 2 positivi, regole diverse tra vaccinati e non vaccinati (o con ciclo non completo o guariti da oltre 120 giorni): i primi in classe con Ffp2, i secondi in Dad. Con 3 positivi, la calsse va in quarantena per 10 giorni e in Dad.

Ipotesi al vaglio del Governo:

  • niente certificato medico per il rientro a scuola dei ragazzi che hanno avuto il Covid, per i quali basta il tampone negativo anche quello rapido fatto in farmacia
  • niente tampone per i vaccinati, asintomatici in autosorveglianza
  • numero di postivi maggiore dell’attuale per fa scattare la Dad con le stesse regole per tutti i gradi di scuole
  • fondi per l’acquisto di mascherine Ffp2, previste nell’ultimo decreto per le scuole medie e superiori, sull’obbligo delle quali era stata fatta una gran confusione

Roberto Mugnai: «ci auguriamo che sia la volta buona»

E se la differenziazione tra i vaccinati e i non vaccinati, “premiando” i primi con la garanzia della didattica in presenza sempre, è una delle chiavi dell’eventuale nuovo decreto, tuttavia quello che più serve a scuole, dirigenti e famiglie è la semplificazione delle procedure. Sulla quale il segretario regionale del sindacato DirigentiScuola, Roberto Mugnai, non nasconde il proprio scetticismo.

«Di semplificazione c’è un gran bisogno – dichiara – e ci auguriamo che questa sia la volta buona, ma l’impressione, invece, è che si proceda con norme che non rispondono alla vera realtà della scuola, all’autonomia delle Regioni e delle scuole stesse.

Attediamo, comunque, gli atti ufficiali del governo, poiché ad ora non c’è  niente di definitivo, né di certo, ma solo comunicazioni informali e l’anticipazione, anche questa informale, di un incontro con la nostra rappresentanza nei prossimi giorni».

 

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