Posti barca affittati in nero: evadono oltre 850.000 euro | MaremmaOggi Skip to content

Posti barca affittati in nero: evadono oltre 850.000 euro

L’operazione “Black Rent” della Guardia di finanza di Grosseto ha portato alla scoperta di 51 persone che non hanno dichiarato al fisco gli introiti delle locazioni
Un controllo della guardia di finanza
Un controllo della Guardia di finanza

GROSSETO. Si chiama “Black rent” l’operazione portata avanti dal comando provinciale della Guardia di finanza di Grosseto, grazie alla quale sono stati scoperti 51 titolari di posti barca di pregio che affittavano “in nero” su tutta la costa maremmana. Supera gli 850.000 euro la cifra non dichiarata al fisco.

Le Fiamme gialle sono arrivate ai 51 evasori con una brillante operazione investigativa, partita dalla Tenenza di Porto Santo Stefano sulla base delle indicazioni del Comando provinciale. Il primo step ha riguardato l’acquisizione di dati e notizie dalle agenzie di intermediazione nautica. Successivamente gli elementi acquisiti sono stati incrociati con le banche dati della Finanza da cui sono emerse 300 posizioni potenzialmente irregolari, su posti barca di pregio, affittati in nero tramite intermediari.

Sono stati quindi avviati, in provincia e su tutto il territorio nazionale, 51 controlli da parte dei competenti reparti del Corpo nei confronti dei proprietari di posti
barca individuati e segnalati dal Comando provinciale di Grosseto: 15 in Toscana, 20 in Lazio, 11 in Umbria, 3 in Lombardia, 1 in Abruzzo ed 1 in Emilia Romagna. Le indagini hanno permesso di individuare con certezza la cifra evasa, superiore a 850.000 euro.

Il contrasto all’economia sommersa e, più in generale, all’evasione e alle frodi fiscali costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza. Questo non solo perché consente il recupero delle somme illecitamente sottratte alle casse dello Stato, ma anche perché argina la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo, che alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti.

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