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Rubano al centro sociale e si tagliano

La rabbia di un animatore di Bandus: « Hanno spaccato il vetro e sono entrati. Non ne possiamo più»
Rubano al centro sociale, i vetri spaccati
Rubano al centro sociale, hanno anche spaccato un vetro e si sono tagliati

GROSSETO. Il centro sociale Pace è soggetta a continui furti nell’ultimo periodo. Rubano al centro sociale e vittima dell’accaduto è anche l’associazione  Bandus, che, da un paio d’anni a questa parte, è ospite nella stessa sede.

A denunciare i fatti, un animatore della stessa, stufo delle cattive condizioni della zona.

«Rubano da bere e qualche caramella»

« Inizio dicendo che il centro sociale è frequentato regolarmente tutti i giorni, dai vari anziani, che vengono qui per stare in compagnia e fare tornei di carte, ai più giovani, che si ritagliano qualche ora per dedicarsi a qualche gioco da tavolo. La nostra associazione è a fine ludico. – parla l’animatore Bandus – Due giorni a settimana, abbiamo a disposizione una sala, dove, chi vuole, può venire a giocare con noi».

«È tutto gratuito, noi ci sostentiamo con le bibite che mettiamo a disposizione degli ospiti, che se vogliono, le possono comprare con pochi euro. Il problema è che, da qualche tempo, qualcuno se ne approfitta, entra e ruba da bere.  Spesso entrano anche quando noi siamo nell’altra sala a giocare e noi non ce ne accorgiamo. L’ultima volta  che sono entrati, hanno sfondato la finestra. Hanno rubato qualche bibita, qualche caramella e qualche moneta dalla cassa e per entrare si sono anche fatti male, tagliandosi con qualcosa e lasciando impronte di sangue per terra: sembrava una scena da film».

«Queste persone poi si mettono qui fuori, lasciano sporcizia, si drogano e bevono. Io ho voluto far presente questa vicenda, non tanto per i furti in sé, perché si tratta di qualche decina d’euro in tutto, ma per sensibilizzare  chi di dovere a fare qualcosa , tutto questo complesso è tenuto malissimo, è  un degrado.  Ho chiamato anche le forze dell’ordine ma non hanno fatto niente».

Sede Bandus
Sede del centro sociale

Non si tratta di clochard

«Noi sappiamo chi è stato, – continua l’uomo – lo sanno tutti. Posso dire però che non si tratta di senza tetto, perché qui fuori spesso una coppia di loro si accampava qui fuori e non dava noia a nessuno, anzi chiedevano il permesso anche prima di entrare. A commettere questi furti sono delle persone note, che spesso entrano apposta per rubare. Una  volta, una persona, conosciuta a Grosseto, era entrato per le stesse ragioni , ma è stato colto sul fatto. Lui si è giustificato dicendo che stava cercando un bar».

Un bisogno di svoltare

L’uomo, per concludere ha voluto fare un appello per la città maremmana: «Io spero che questa città possa avere una svolta importante, sia per i giovani che per lei stessa. Il complesso che ospita la nostra sede è in queste condizioni da troppo tempo ormai. È un vero e proprio degrado. Questa è anche una zona molto abitata e cercare di valorizzare questo edificio garantirebbe poche situazioni spiacevoli. Perché non farci un bar magari? O un qualcosa che possa attrarre molte persone».

«Non si può lasciare abbandonato un posto come se nulla fosse, è un discorso per il bene della città.  Un’altra cosa importante che regna in città è la disinformazione: qui ci sono un sacco di associazioni di cui nessuno è a conoscenza che farebbe gola a molta gente. Un’ultima cosa importante è la mancanza di iniziative per i giovani: c’è in questa città un attrazione per i giovani che non sia a pagamento? Perché non dare più opzioni ai giovani, magari non troppo costose , per incentivarli a fare le cose e dar loro la possibilità di divertirsi? In altre città ci sono molte possibilità, Grosseto dovrebbe cambiare mentalità».

 

 

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