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Concordia: «Al piano nel momento dell’impatto»

A 10 anni dal naufragio all’isola del Giglio, il pianista Alex Brandini ripercorre a “Uno mattina” la notte della tragedia
Alex Brandini su Rai Uno
Alex Brandini negli studi della Rai

ISOLA DEL GIGLIO. Il ricordo del naufragio della Concordia sugli scogli dell’isola del Giglio ha il volto di Alessandro Brandini, il pianista. La commemorazione a 10 anni di distanza dalla tragedia che spense 32 vite, ha avuto grande rilevanza sulle reti Rai, che ha dedicato particolari approfondimenti come il Dossier del TG2 curato da Federico Monechi dal titolo “Concordia, ritorno al Giglio” e il curatissimo speciale di Valentina Bisti. In entrambi i reportage spiccava la figura e la voce di Alex Brandini, testimone in prima persona nella sera dell’impatto. Non finisce qui.

Dalla gioia alla paura in pochi minuti

Nella popolarissima trasmissione “Uno mattina” del 10 gennaio Alex era in diretta da Giuncarico. In studio i conduttori Monica Giandotti, Marco Frittella e Valentina Bisti, l’inviata che ha seguito l’intera vicenda del disastro. Alex è ritornato nel vicolo buio e stretto dei ricordi, ha ripercorso quei tremendi istanti, si è calato nell’acqua del mare. Lo ha fatto con la lucidità di sempre.

«Avevo iniziato a suonare e cantare intorno alle 21,45, nell’istante dell’impatto ero al pianoforte. Rivedo la sala gremita, di fronte avevo centinaia di persone sedute ai tavolini circondate da serenità e sorrisi. Per distrazione, o forse per un dispettoso, inspiegabile disguido tecnico, erano uscite le note di “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla. Dopo un attimo di sorpresa ho iniziato a interpretarla con piacere. Poi tutto si è capovolto, in un secondo la gioia si è trasformata in panico generale, paura, sgomento. Risento le urla, il rumore dei piatti che cadevano, le sedie che strusciano il pavimento. Da quel lampo di terrore il motivo di Dalla è diventato la colonna sonora della mia vita. Ora so cosa significa la parola miracolo».

Dallo studio chiedono come si possa ritrovare la serenità dopo questa orribile esperienza.

Alex sorride, stringe gli occhi, guarda dritto la telecamera: «Mi sono salvato, quindi non ci vuole molto per riabbracciare la fiducia nel futuro. Quando mi sono ritrovato a casa mia mi sono detto che ero riuscito a restare lucido in quei minuto di caos. Poi ho scoperto di non riuscire a dormire la notte. Così ho richiesto un nuovo imbarco per vedere se riuscivo a superare il blocco. Ci sono riuscito e dopo un anno e mezzo mi sono licenziato. Adesso ho ritrovato i giusti equilibri, le giuste indicazioni per vivere senza l’incubo della Concordia».

Valentina Bisti ha usato parole dolcissime per gli abitanti del Giglio: «Quella notte hanno aperto le loro case per dare conforto alle gente della Concordia – ha detto – In pochi minuti si era creata una magica sinergia tra soccorritori, naufraghi e abitanti, una magia che ha ridato calore e speranza. Avevo contattato anche Schettino in trasmissione, ma si è rifiutato. Adesso è in attesa di un riscontro per la richiesta di revisione del processo alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo».

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