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Colori e profumi di Maremma alle Terme Marine

A Marina di Grosseto l’Hotel Terme Marine Leopoldo II ha elaborato all’interno del suo ristorante un menu di Pasqua che parla di tradizione del territorio e innovazione
Affitti al nero, una veduta di Marina di Grosseto
Una foto panoramica dell’Hotel Terme Marine tra pineta e mar Tirreno

LO SPECIALE HOTEL TERME MARINE

GROSSETO. C’è un luogo in Maremma che mette insieme terme, Spa, ottima cucina, mare e qualità dell’accoglienza.

Letteralmente a due passi dal mare, sfiorata dalle cime della pineta che la circonda, l’Hotel Terme Marine Leopoldo II a Marina di Grosseto, è una struttura sempre pronta ad accogliere gli amanti del benessere, del relax, delle vacanze, del mare, del paesaggio, ma anche della buona cucina.

Una parte della grande piscina interna

Tra quei pini che circondano la struttura c’è la sorgente naturale di acque termali che possiede qualità terapeutiche certificate, utili per il trattamento delle malattie dermatologiche e delle vasculopatie. Con la fango-balneoterapia poi, è possibile contrastare anche le artroreumopatie.

Il ristorante Sale Marino

Una punta di diamante dell’hotel è sicuramente il suo ristorante, Sale Marino, aperto anche agli ospiti che non soggiornano nell’albergo. La proprietà ha investito e continua ad investire nella cucina, puntando sulla qualità e sull’innovazione.

Una caratteristica del locale è sicuramente la ricerca dei prodotti di pregio a chilometri zero, che ogni giorno vengono proposti dai due chef a chi sceglie il Sale Marino per il pranzo o per la cena. Il locale si affaccia sulla grande piscina dell’hotel e ogni dettaglio dell’arredo richiama il tema marino: è un’atmosfera calda e tranquilla dove poter coccolare il palato grazie a sapori della cucina.

Nell’area ristorante, dove tradizione e innovazione prendono forma nei piatti

Gli spazi ampi della sala sono perfetti per accogliere cerimonie, pranzi o cene di lavoro, ma offrono anche l’intimità per un incontro a due.
Chi arriva in Maremma non può non assaggiare le prelibatezze preparate dagli chef dell’albergo che curano con passione ogni piatto, offrendo i grandi classici della cucina maremmana ma anche nuovi abbinamenti, sempre nel rispetto della tradizione.

Più chef, una passione: esaltare il gusto

Gli chef delle Terme, scoprendo i sapori della Maremma e del nostro territorio, hanno avuto la possibilità di sperimentare piatti con prodotti genuini, di qualità sopraffina. Seguendo questa stella, ma anche la stagionalità, hanno composto il menu di Pasqua per l’Hotel Terme Marine Leopodo II.

Lo chef Daniele Zanzucchi

Uno di loro è lo chef Daniele Zanzucchi, nato a Como 50 anni fa. La passione per la cucina gli è stata trasmessa da sua mamma: la guardava durante la preparazione dei pasti e già da piccolo le disse “Mamma da grande farò il cuoco”. Dopo le scuole e una gavetta che è passata anche per cucine di chef stellati come quella di Giancarlo Morelli, per le vacanze di Natale 1998 approdò in Maremma. Da lì l’amore per sua moglie e per questo territorio, hanno fatto sì che fossero questi i luoghi dove stabilirsi. Da quest’inverno è entrato a far parte della brigata del Sale Marino.

Come un sapiente alchimista è in grado di selezionare e mettere insieme sapori e colori della Maremma, condensandoli in ricette uniche e sorprendenti.

Un menu che parla di primavera

I tortelli, tra i primi del menu di Pasqua

Daniele, scoprendo la nostra terra, ha avuto anche la possibilità di sperimentare piatti con prodotti genuini e di una qualità che non aveva mai riscontrato al nord. «Non avevo mai assaggiato una ricotta così buona – racconta Daniele -, né visto come utilizzare il corbezzolo, o anche le piante ricavate dall’orto, tutto qui in Maremma dà ad ogni piatto un sapore unico».

«Il menu di Pasqua di questo anno nasce dalle pietanze che mi piacciono di più – dice Daniele – e parla del risveglio dall’inverno. Chi si alzerà da tavola dopo il pranzo non si sentirà appesantito ma appagato».

Il menu è ricco, ma dagli ingredienti (e dall’assaggio) è certo che l’obiettivo è centrato: il connubio di sapori e odori danza tra l’elegante e il rustico, ma senza esasperazioni.

Asparagi e uova mimosa

Prima dell’antipasto saranno gli asparagi e le uova mimosa a stuzzicare l’appetito di chi prenoterà il pranzo di Pasqua. Il fagottino con le primizie primaverili e la mousse al parmigiano apriranno poi definitivamente ai sapori della primavera, racchiusi in una croccante pasta fillo.

Le rivisitazioni della tradizione si spalancano agli occhi e al palato con i primi piatti: una eccezionale e profumatissima lasagna con carciofi e ricotta di Manciano si affiancherà ad un piatto di tortelli posati su una delicata passata di piselli alla menta con olio all’arancio e asparagi.

Lasagna con carciofi e ricotta di Manciano

Alla maggiorana e al rosmarino sarà delegato poi il compito di alleggerire il secondo piatto a base di agnello, con carciofi e patate.

Nei dolci farà debutto un insieme di sapori, originale, mai discordante: liquirizia, salsa al caffè e sigaro toscano, e pere alle spezie. Sarà comunque servita anche una tradizionale colomba con cantucci e panforte.

Il prezzo è più che competitivo: 45 euro a persona con acqua e vino (Canneto dell’azienda Mantellassi) inclusi.

Per prenotare è possibile chiamare il numero 0564010100.

Oli essenziali tra cucina e massaggi

Tutto, dagli ingredienti, ai sapori e agli odori, rappresenta l’affaccio che gli chef hanno sulla Maremma. Infatti, contemplano nella loro cucina anche un utilizzo parsimonioso di oli essenziali derivati da erbe italiane selvatiche, e alla base dello sviluppo di vari cosmetici. Estratti a freddo e senza alcol, conservano tutta l’essenza delle piante dalle quali sono ricavati.

Facilmente adattabili per utilizzo alimentare è possibile provare i nuovi oli anche in alcuni trattamenti corpo, viso e massaggi, proposti nella spa delle Terme Marine.


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