GROSSETO. Si chiama “Sheep Wolfare”. Mette insieme le parole “welfare” (benessere) a quella di “wolf” (lupo). Infatti, il suo obiettivo è quello di mettere in campo nuove tecnologie sia per il benessere degli animali che per la difesa delle greggi.
Sheep Wolfare è promosso da quattro partner d’eccezione: il Consorzio tutela pecorino toscano Dop, il Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa e due fra le aziende del pecorino toscano più attente al benessere animale: l’azienda agricola Mattei Franco e l’azienda agricola Lombrichi Loriano. La tecnologia è sviluppata dalla società Espace eLab di Aosta.
Sheep Wolfare: Sicurezza alimentare e animale
La sicurezza alimentare è un argomento decisamente attuale: i consumatori reclamano maggiori garanzie riguardo gli standard di benessere degli animali e la richiesta di prodotti che arrivano da allevamenti sicuri anche per gli animali aumenta sempre di più.
L’allevamento delle pecore da latte è molto legato ai sistemi tradizionali e le innovazioni nelle tecnologie di allevamento non sono molto diffuse. Attualmente, la maggior parte dei sistemi di allevamento ovino in Toscana può essere definita di tipo “semi-estensivo”: gli animali pascolano per un certo numero di ore al giorno e rimangono in stalla durante la notte.
Il progetto Sheep Wolfare mira a introdurre alcune innovazioni. Ha come obiettivi principali la valutazione del comportamento e del benessere delle pecore da latte al pascolo e la prevenzione della predazione da lupi. Prevede l’utilizzo di collari intelligenti, postazioni con telecamere termiche e/o a infrarossi e dissuasori perimetrali.
L’innovazione proposta consiste nell’applicare a un campione di pecore collari intelligenti di ultima generazione, in grado di monitorare il comportamento degli animali e alcuni parametri fisiologici attraverso sensori personalizzati alimentati con sistemi di recupero energetico cinetico/termico.
Così anche la risposta ai fattori ambientali (compresi quelli di stress) sarà monitorata, e potranno essere elaborare le informazioni necessarie a una risposta che guardi proprio al benessere degli animali.
