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La Cisl al Misericordia: «Poco personale e in affanno»

La Cisl chiede anche un nuovo sistema di valutazione del personale e di progressioni orizzontali per superare i problemi con le graduatorie
Gli esponenti della Cisl davanti all'ospedale Misericordia
Gli esponenti della Cisl davanti all’ospedale Misericordia

GROSSETO. C’è stata una buona partecipazione al presidio organizzato questa mattina, lunedì 14, dalla Cisl Funzione pubblica di Grosseto di fronte all’ospedale Misericordia, che ha visto anche la presenza, oltre che del segretario di categoria, anche della segretaria generale della Cisl di Grosseto Katiuscia Biliotti.

Cisl Funzione Pubblica: «Chiediamo più attenzione all’Asl»

«Obiettivo della nostra manifestazione – spiega il segretario della Cisl Funzione pubblica, Luciano Biscottini – è chiedere una maggiore attenzione all’azienda sanitaria rispetto alle richieste presentate dalle organizzazioni sindacali. Carenza di personale amministrativo e sanitario, necessità di bandire nuovi avvisi di mobilità sia interna che esterna, come previsto dall’accordo regionale»

«Questo perché  – precisa Biscottini – ci sono molti operatori che ogni giorno fanno centinaia di chilometri per raggiungere il proprio posto di lavoro con spese gravose, ancor più negli ultimi giorni, per i costi del carburante che hanno un impatto da non sottovalutare sui bilanci familiari».

La Cisl chiede anche la definizione di un nuovo sistema di valutazione del personale e di progressioni orizzontali «che possa superare – precisa Biscottini – i problemi emersi con le graduatorie. Chiediamo, inoltre una maggiore trasparenza sugli incarichi e una valutazione attenta delle problematiche legate al benessere lavorativo: in questi ultimi due anni i lavoratori della sanità hanno dato tanto alla comunità ed hanno diritto adesso ad essere ascoltati».

La Cisl Funzione pubblica esprime anche preoccupazione per la privatizzazione dei servizi pubblici sanitari «che non sembra arrestarsi – continua Biscottini – e che, di fatto, impoverisce l’offerta pubblica, con risultati negativi sia per i lavoratori che per i cittadini».

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