FOLLONICA. Sembra un film dell’assurdo ma, ciò che hanno vissuto alcune persone mentre stavano percorrendo via Don Leone, è purtroppo fin troppo vero.
Una delle vittime mette in guardia i colleghi
A rendere noto il caso di “quelli delle spranghe” è stata una delle ultime vittime la quale, per mettere in guardia altri sventurati dal rischio che potevano correre percorrendo di sera la strada che dalla zona dei villaggi porta al centro città, ha scritto un messaggio sulla chat del lavoro.
«Buonasera a tutti, vorrei segnalare che purtroppo questa notte alla fine del mio turno serale (erano circa le una del mattino), ho avuto il dispiacere di incontrare questi “figli di papà”; sono ragazzi a bordo di un Audi nera che ti vengono incontro ad alta velocità e armati di spranghe di ferro tentano di colpire chi si trova sulla loro strada …. Chiunque di voi giri con la bicicletta o il monopattino deve prestare attenzione soprattutto se girate durante le ore notturne grazie.»
Del caso sembra che i carabinieri di Follonica siano già a conoscenza grazie alle segnalazioni fatte dai malcapitati che si sono trovati coinvolti in questo stupido gioco messo in atto, pare, da alcuni giovani a bordo di un’Audi nera.
«Il problema è che nessuno di noi è riuscito a prendere la targa di quest’auto,» – racconta l’uomo che ha vissuto sulla propria pelle questa brutta esperienza «per cui al momento credo che non esista una vera e propria denuncia, solo segnalazioni. Io sono stato fortunato, sono riuscito a schivare l’auto che mi veniva incontro ad alta velocità abbagliandomi con i fanali. E anche la spranga non è riuscita a raggiungermi, ma solo perché percorrevo la strada in senso opposto al loro. Da quella sera percorro strade alternative per tornare a casa, ma quanti ancora possono incorrere in questa terribile esperienza se non vengono avvisati? E se mirano a qualcuno arrivandogli da dietro? Cosa può accadere? »
La strada perfetta per il tiro al bersaglio
Via Don Leone è una strada di scorrimento che costeggia la ferrovia, illuminata quanto basta a percorrerla in auto. Fu concepita per alleggerire il carico di traffico veicolare dal lungomare Italia dove tra l’altro c’erano e ci sono ancora alcuni ingressi a ristoranti, villaggi e spiagge private: quelli più importanti sono stati spostati proprio su via Don Leone dotata anche di parcheggi facilmente raggiungibili.
Insomma una specie di arteria alternativa a servizio delle strutture e utile a diminuire il traffico nelle zone più frequentate del litorale, oggi per lo più pedonalizzato. Ma la sera le cose cambiano: poche le auto e molte di più le persone che con il fresco e la tranquillità la percorrono a piedi o in bici oppure con i monopattini senza purtroppo immaginare a che tipo di pericolo vanno incontro.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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