GROSSETO. Giovedì 22 maggio sotto un cielo carico di emozione, la comunità ha dato l’addio a Gianni Ficulle. Un uomo semplice, vero, profondamente legato alla sua terra e alla sua gente.
La cerimonia, nel rispetto della volontà di Gianni, si è svolta in due momenti distinti ma ugualmente intensi: prima all’obitorio di Grosseto, fino alle 14.30, poi nella casa di famiglia a Roselle, dove amici e parenti si sono riuniti per una piccola cerimonia laica nel piazzale di fronte all’abitazione.
Parole sincere e silenzi carichi di emozione
L’emozione nelle parole del nipote – uno dei figli di Lucas, il fratello di Gianni scomparso tragicamente in un incidente stradale nel 2009 – ha parlato insieme alla compagna di Gianni, Antonella e al padre di Gianni, Vasco.
Poche parole, ma vere, profonde. Nessuna retorica, solo ricordi vivi e gratitudine per quello che Gianni è stato. Una presenza discreta ma fondamentale, un riferimento per molti, un amico sincero.
Un cane, un nome, un destino
A un certo punto, Antonella la compagna di Gianni, ha portato vicino alla bara il cane di Gianni. Si chiama Lucas, proprio come il fratello di Gianni, scomparso tragicamente.
Quella perdita aveva lasciato un segno profondo in lui, cambiandolo per sempre. Da quel momento, Gianni aveva trovato una nuova missione: dedicarsi agli altri, al sociale, a chi era in difficoltà. Lucas, il cane, era addolorato, piangeva accanto al suo padrone. È stato un momento struggente, che ha toccato tutti nel profondo.
L’urlo struggente del cane amico, fedele fino all’ultimo, lo strazio, ha gelato tutti. Come se, anche attraverso quell’animale, Gianni volesse salutare tutti un’ultima volta.
Lo striscione dei ragazzi di Albinia
In serata, davanti al TBar, proprio nei pressi del locale che era stato un punto di riferimento per Gianni, i ragazzi di Albinia hanno appeso uno striscione in suo onore.
Un gesto semplice, spontaneo, che però ha parlato più di mille parole. «Ciao Gianni», poche lettere, ma cariche di affetto, memoria, appartenenza. Un modo per dire: sei stato uno di noi, lo sarai sempre.
Un addio che è solo un arrivederci
La salma è poi stata accompagnata per la cremazione. È stata una cerimonia diversa dal solito, per molti la prima di questo tipo. Ma il clima era raccolto, pieno di rispetto. E soprattutto denso di amore.
L’assenza di formalità ha lasciato spazio all’autenticità, al vero senso del saluto: dire addio a chi ha lasciato il segno, senza clamori, ma con gesti che restano.
La vita di Gianni è stata attraversata dal dolore, ma anche dalla scelta consapevole di trasformarlo in bene. Dopo la morte del fratello Lucas, ha scelto di non chiudersi, ma di aprirsi agli altri. Ha aiutato, sostenuto, ascoltato. E oggi, nel giorno del commiato, questo amore è tornato indietro, moltiplicato, nei volti, nelle lacrime e nei sorrisi di chi era lì per lui. Gianni, non sarai dimenticato. Sei stato radice e ramo, dolore e forza, silenzio e presenza. E oggi tutta Albinia, tutta la Costa D’Argento, ti saluta con affetto sincero. Perché chi vive nel cuore degli altri, non muore mai.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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