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Cgil, al voto per il rinnovo della rsu della scuola

Si vota il 5,6,7 aprile nelle sedi di lavoro. I candidati sono 106 suddivisi in 32 liste
Elezioni rsu Cgil

GROSSETO. Sono oltre 5.000 i dipendenti della scuola, in provincia di Grosseto, chiamati al voto per eleggere la propria Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu). 5.015 per la precisione, dei quali 962 Ata e 4.053 docenti.

La Flc Cgil presenta 106 candidati, suddivisi in 32 liste, una per ciascun istituto della provincia, tra comprensivi (scuola primaria e secondaria di I° grado) e scuole secondarie di II° grado.

Tutti rappresentativi della “filosofia” di essere sindacato della Flc-Cgil. Ovvero, difendere i lavoratori, ma garantire al contempo la qualità del servizio scolastico, nell’interesse dei ragazzi e delle loro famiglie. E soprattutto “esserci”: la Flc Cgil è sempre rimasta accanto ai dipendenti della scuola, nei momenti più duri, come la pandemia, la Dad, le mutate condizioni di lavoro. C’è sempre stata con le sedi aperte, la massima disponibilità e competenza. Queste elezioni sono l’occasione per dare ulteriore forza a un sindacato che lavora quotidianamente per dare risposte alle necessità dei lavoratori, che si batte per i loro diritti e che offre un servizio capillare sul territorio.

Come si vota

Si vota il 5, 6 e 7 aprile. I seggi sono aperti in ogni sede di lavoro, negli orari decisi dalle varie commissioni elettorali. Si può esprimere una sola preferenza, ad eccezione dell’Istituto agrario “Leopoldo II di Lorena”, che supera i 200 dipendenti. In questo caso, le due preferenze devono essere 2 per candidati della stessa lista, ma senza senza obbligo di alternanza di genere.

Hanno diritto di voto per le Rsu tutti gli insegnanti e il personale Ata in servizio nei giorni delle elezioni, sia con contratto a tempo determinato, che indeterminato, anche per supplenze brevi.

Non è necessario essere iscritti a un sindacato per esercitare il diritto di voto.

Alcuni dei candidati

«Il rinnovo delle rappresentanze sindacali per la Cgil è il rinnovo dell’ossatura del sindacato, perché la Cgil è fatta dai lavoratori»: sono queste le parole di Cristoforo Russo, segretario provinciale della Flc Cgil. «Per noi della scuola avere la rappresentanza sindacale non vuol dire solo difendere i lavoratori, ma anche garantire la qualità del servizio scolastico – aggiunge – Noi seguiamo, affianchiamo e formiamo le Rsu affinché sia tutelata la qualità del lavoro e dei servizi, nonché dei diritti che vengono garantiti ai cittadini».

La battaglia del sindacato

Le elezioni per il rinnovo delle Rsu si svolgono in un momento particolarmente delicato: arrivano con uno slittamento di un anno, a causa della pandemia e con i venti di guerra in Europa. «Per noi della scuola – dice Russo – sono a ridosso del rinnovo contrattuale, nodo cruciale per tutti i lavoratori.

Da mesi ci stiamo battendo per i nostri punti fondamentali: siamo passati da un aumento salariale medio di 85 euro a 117 euro, ma non è abbastanza. Dunque, chiediamo:

  • l’eliminazione della tassa sui giorni di malattia
  • l’equiparazione dei diritti dei lavoratori precari con quelli a tempo indeterminato.

Queste sono le nostre rivendicazioni prioritarie, perché sono le priorità dei lavoratori. Noi della Cgil abbiamo un rapporto costante con i lavoratori, li ascoltiamo e portiamo avanti le loro richieste, lottiamo per i loro diritti.

In provincia di Grosseto la Flc, spesso, si è battuta da sola a tutela di tutti i lavoratori, a prescindere dalla tessera: abbiamo fatto vertenze per comportamenti antisindacali, per rivendicare la trasparenza nella gestione delle risorse economiche e del personale. Seguiamo da vicino tutte le questioni dei lavoratori precari, che purtroppo, nel settore della scuola, sono una percentuale troppo alta. Abbiamo fatto i ricorsi per veder riconosciuti gli stessi diritti a tutti i lavoratori, proprio per cercare di aumentare le tutele dei precari e abbiamo lavorato attivamente per portare la chiamata unica per le assegnazioni delle supplenze, procedura che garantisce trasparenza e chiarezza.

La nostra forza è esserci e non far sentire solo nessuno.

Per tutte queste ragioni, mi sento di richiamare tutti i lavoratori della scuola alla partecipazione attiva: votare per le Rsu vuol dire dare forza alla rappresentanza sindacale e quindi tutelare i diritti dei lavoratori, ragionando come un insieme di persone, non come singole unità.

Votare per la Flc Cgil vuol dire dare forza a quel sindacato che lavora quotidianamente per dare le risposte alle necessità dei lavoratori, che si batte per i loro diritti e che offre un servizio capillare nel territorio.

Vuol dire anche riconoscersi nei valori della solidarietà, della partecipazione, della tutela collettiva – e individuale – dei diritti. Vuol dire riconoscersi nel valore della pace, oggi più importante e necessario che mai».

 

 

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