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Caso Dondo: «il cinghiale andrebbe catturato e spostato»

Senserini: «La fauna selvatica, di qualunque specie, non andrebbe mai foraggiata. Lo vieta anche una legge nazionale»
Una foto del cinghiale “Dondo” e, nel riquadro, Davide Senserini

RAVI. Curiosità, risate, e offerte di cibo si sono moltiplicate per il cinghiale che in questi giorni ha visitato il piccolo borgo nel comune di Gavorrano. L’animale, a cui è stato dato il nomignolo di “Dondo”, continua e essere protagonista di molti video riportati sulla pagina Facebook “Ravi di Maremma“.

Il 27 aprile, il Comune di Gavorrano aveva emesso un’ordinanza che vietava di dare da mangiare all’animale, invitando gli abitanti a fare attenzione alla manutenzione delle recinzioni delle proprietà in prossimità del paese, adoperandosi su una serie di buone pratiche, come il corretto conferimento dei rifiuti, così da scoraggiare la presenza di cinghiali nella zona abitata.

Vietato dare cibo alla fauna selvatica

«La fauna selvatica, di qualunque specie, non andrebbe mai foraggiata – spiega Davide Senserini, esperto di fauna selvatica – per ragioni facilmente comprensibili. C’è anche una legge nazionale che lo vieta espressamente, in qualunque contesto, e che cita in particolare i cinghiali».

Davide Senserini
Davide Senserini

Il riferimento di Senserini è alla legge 157 del 1992 (“Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”), che prevede severe sanzioni in caso di foraggiamento agli animali selvatici. Ovvero: «Nutrire o procurare del cibo, in modo del tutto innaturale, agli animali, a prescindere che sia la tipologia di alimento adatta agli stessi», recita la legge. L’articolo 7 è quello che disciplina il divieto del foraggiamento ai cinghiali.

«Questa pratica – aggiunge Senserini – al di là del fatto che è sempre vietata, è sbagliata in linea generale. Tanto più che qui siamo in presenza di un animale confidente, come si dice tecnicamente, che si muove libero in mezzo al paese e che non andrebbe assolutamente foraggiato. In conclusione, l’ordinanza del sindaco è giusta, l’alternativa è la cattura e lo spostamento dell’animale da un’altra parte, per evitare l’abbattimento se dovesse diventare pericoloso», conclude.

Autore

  • Federico Catocci

    Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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