FOLLONICA. Dopo due eventi importanti come l’ultima giornata di carnevale e la Tirreno Adriatico, durante le quali si sono raccolte sulle rive del golfo migliaia di persone, è giusto chiedersi quali ricadute ci siano state sull’economia della città.
Dopo che è stata più volte dichiarata la volontà di creare per Follonica una seconda stagione turistica legata agli eventi sportivi, all’intrattenimento e all’enogastronomia (in merito non va dimenticata anche l’apertura ufficiale del MeQ) abbiamo chiesto ai diretti interessati di tirare le somme ed esprimerci i loro pareri.
Agostino Ottaviani, che è presidente di Ascom-Confcommercio, non ha dubbi in merito alla ricaduta sulle attività commerciali ma con una distinzione importante.
«Con il carnevale le tante presenze sono di prossimità, quindi credo proprio che le attività turistiche del ricettivo non ne traggano alcun beneficio. Mentre per ristoranti, bar e i negozi del centro quelle domeniche sono molto importanti. Una gara come la Tirreno Adriatico invece coinvolge più tipologie di servizi, ma dura poco. Ottima la visibilità per il nostro territorio».
Ha un’idea, o anche di più, per rendere più incisivi i risultati di queste manifestazioni sulla città?
«Credo che sarebbe opportuno creare intorno a tutti gli eventi una serie di iniziative collaterali, almeno per riuscire a far soggiornare le persone per 2/3 notti, un fine settimana lungo insomma. Non so, tipo un bel ballo in maschera per i più grandi, come una volta veniva fatto al Florida. Un premio per la maschera più bella, cose del genere».
Booking Follonica: «Puntare sulle manifestazioni sportive outdoor»
Le stesse domande sono state rivolte al presidente di Booking Follonica, Matteo Tagliabue, che invece rappresenta la ricettività del territorio.
«Il carnevale così com’è va bene per le attività commerciali del centro e soprattutto per alcune categorie. Gli arrivi sono quelli dei paesi o città vicine che la sera rientrano nelle proprie case».
«Per coinvolgere un’associazione come Booking ci vogliono iniziative sportive della durata di qualche giorno che implichino il pernottamento fuori. Lo sport outdoor è senza dubbio quello che potrebbe dare risposte importanti per tutti perché implica il coinvolgimento di più categorie di servizi».
Qualche idea per rendere il tutto più incisivo?
«La strada intrapresa sembra quella giusta; pochi giorni fa è stato presentato dall’amministrazione un lavoro importante sulle strade e sentieri del territorio in vista di un probabile lancio proprio per il settore degli sport da fare all’aria aperta come trekking e mountain-bike. Se il progetto avrà le gambe per andare avanti per Follonica si apriranno scenari importanti».
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l’accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l’essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità.
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