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I carabinieri celebrano la Virgo Fidelis

Messa in Duomo celebrata dal vescovo Giovanni Roncari, l’Arma ricorda anche la battaglia di Culqualber
Un momento della cerimonia della Virgo Fidelis
Un momento della cerimonia

GROSSETO. Il 21 novembre cade la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, nonché l’80° anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’orfano”. Quest’anno, a differenza degli ultimi due, i carabinieri del comando provinciale sono tornati a celebrare questo importante appuntamento, a cui è stato per due anni necessario rinunciare, se non altro nelle forme della partecipazione collettiva, a causa delle limitazioni imposte dalle misure di contenimento per il Covid-19.

Questa mattina, venerdì 19 novembre,  il Vescovo di Grosseto, monsignor Giovanni Roncari, ha officiato la Santa Messa in Duomo,  alla presenza delle più alte cariche civili e militari della provincia, nonché di molti carabinieri in servizio ed in congedo, loro familiari ed amici.

Il titolo di “Virgo Fidelis”, esprime pienamente il significato della vita di Maria e della sua missione di madre e di corredentrice del genere umano affidatale da Dio, e per l’Arma dei carabinieri, la scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come patrona, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dei carabinieri che hanno per motto: “Nei secoli fedele”.

Cenni sulla battaglia di Culqualber

Nel 1941, in Africa Orientale, le truppe italiane si erano arroccate su posizioni difensive nella zona di Gondar, la cui difesa ebbe la più cruenta espressione nella resistenza del caposaldo di Culqualber, che comprendeva la sella omonima, costituita da una serie di alture ad andamento irregolare.

Alle operazioni partecipò il 1° battaglione carabinieri mobilitato, che contribuì in maniera rilevante a tenere la posizione, fino al 21 novembre successivo, quando, dopo aver continuato a combattere anche con le baionette e le bombe a mano, furono infine sopraffatti dalla schiacciante superiorità numerica dell’avversario. Nella difesa si distinsero i carabinieri, che fino alla fine opposero strenua resistenza: quasi tutti, infatti, caddero sul campo di battaglia. Per quei fatti, la Bandiera di guerra dell’Arma dei carabinieri fu insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

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